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MA COME SI PUO' UCCIDERE UN BAMBINO? regia di Narciso Ibaņez Serrador

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GianniArshavin     7½ / 10  11/12/2014 16:37:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perla spagnola dell'inquietudine e del mistero direttamente dagli anni 70 da riscoprire e rivalutare ad ogni costo.
In più punti mi ha ricordato il classico "Il villaggio dei dannati" ,il contemporaneo "The wicker man" e il successivo "antropophagus", mescolando elementi presenti in tutte e tre queste pellicole andando a forgiare un mix vincente di temi,tensione,sangue e brivido.
A spiccare in questo film di Serrador è la costruzione lenta e strisciante della tensione , con il regista che non svela subito le carte,anzi conduce lo spettatore verso l'orrore con scelte oculate e misurate, sfruttando la location in modo perfetto e tutta una serie di piccoli espedienti che nell'insieme vanno a comporre un mosaico straniante dal sicuro effetto.
A svolgere un ruolo di primo piano in quest'opera è come detto il luogo in cui è ambientata la vicenda,una soleggiata e placida isola al largo delle coste iberiche. Un habitat sempre illuminato dall'abbagliante luce solare che diventa il teatro di una storia agghiacciante , ed è forse proprio la natura "insospettabile" di quest'isola mediterranea che rende il tutto ancora più surreale e convincente.
Ovviamente la peculiarità principale del titolo è la natura dei villain, questi bambini che all'improvviso si ribellano in modo sanguinario ai grandi mossi da una forza sconosciuta e che non viene identificata, decisione di Serrador a mio modo di vedere vincente visto che rende il tutto ancor più sinistro. Bisogna dire che i lunghissimi titoli di testa sono indicativi al riguardo , ma la certezza assoluta sul movente non ci viene data!
Oltre alla componente mistery/horror il film è pregno di significati a cominciare dal titolo , e durante tutta la visione saranno tante le domande e le riflessioni a cui ci condurranno le scelte dei protagonisti.
Chiudo lodando la prova di tutto il cast (i bambini sono davvero malefici),l'utilizzo parsimonioso del sangue , il drammatico finale e un paio di sequenze davvero forti e che portarono la censura a bastonare parecchio il prodotto all'uscita.
Per quanto riguarda le poche pecche , forse a tratti il ritmo rallenta troppo e in fase di scrittura ci sono alcune scene che potevano essere curate meglio ma per il resto ci troviamo di fronte ad un'opera di primissimo profilo che merita di essere riscoperta anche dal grande pubblico.