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LA RAGAZZA CHE SAPEVA TROPPO regia di Mario Bava

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DankoCardi     8 / 10  15/09/2023 23:49:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dobbiamo aspettare ancora qualche anno prima che i vari Fulci, Argento, Lenzi, Ercoli etc... invadano le sale con film di genere thriller che ci regaleranno tanti piacevoli incubi; intanto però quel geniaccio di Mario Bava (insieme al suo produttore di fiducia Alfredo Leone) ci da un assaggio di quello che verrà con questo che è considerato il primo vero thriller italiano. L'originalità stà nell'ambientare nella solare Roma una storia torbida e nera, fatta di sanguinosi delitti e di follia ma allo stesso tempo il regista ligure strizza un occhio al pubblico inserendo qualche elemento da commedia sia per alleggerire la tensione che per ricordare che comunque siamo pur sempre nel contesto del cinema italico. Bava, come poi confermerà con i suoi lavori successivi, fà già capire di essere un maestro nello sfruttare gli spazi claustrofobici di un appartamento, dove il pericolo può sbucare fuori da qualsiasi angolo ed in più il suo uso del bianco e nero unito alle ombre ricorda l'espressionismo tedesco. La sceneggiatura, senza mai un momento di calo, ha un intreccio ed un risvolto finale che ancora oggi è da considerarsi tutt'altro che ingenua o ancora grezza e la voce fuori campo accentua ancora di più la sensazione di stare ad assistere alla trasposizione di un romanzo giallo. Insomma un film che è storia.
Ogni volta che passo a Roma e capito a Trinità dei monti, mi soffermo sempre davanti alla quella porta con cancelletto sulla destra salendo.