BastardoDentro 5 / 10 11/04/2005 21:52:23 » Rispondi anche questo è uno di quei film altosonanti che però personalmente non mi ha impressionato. comunque una cosa è certa, Kubrick non è nelle mie corde... nessuno dei suoi film (per altro di grande rilevanza cinematografica) mi ha davvero emozionato.
kowalsky 16/04/2005 13:55:31 » Rispondi Non deve solo emozionarti. Questo film non è semplicemente un film, è la vita, è la storia dell'universo, è l'uomo di Darwin e quello della crisi contemporanea. Non basterebbero cento trattati di filosofia per parlarne, perbacco.
BastardoDentro 16/04/2005 17:30:59 » Rispondi sai una cosa? hai perfettamente ragione. questo però non cambia le cose: è un film che non mi è piaciuto. se vogliamo invece analizzare tutto dal punto di vista puramente tecnico... allora la faccenda cambia totalmente. vedi, io non sono un critico cinematografico e non ci tengo affatto ad esserlo, mi limito a sentire e vedere e a provare emozioni. dal tuo punto di vista (per altro condiviso da una bella fetta di persone qui dentro, altrimenti non si spiegherebbe la classifica) bisognerebbe votare i film per il loro valore tecnico o artistico che sia. Io ho semplicemente un'altro punto di vista (il mio) che si scandalizza ancora quando, per farti un esempio, i critici d'arte gridano al miracolo di fronte a un Schifano (pittore) che in realtà non fa altro che caga.re sulla tela. come ti dicevo... punti di vista, tutto qui.
paul 17/04/2005 16:15:46 » Rispondi Il tuo commento è educato e rispettabilissimo. Su di una cosa a mio parere sbagli: qui non si tratta di un film solo del "sentire" (come possono essere certi film di Tarkovskij o come giustamente scrivi certe opere d'arte): qui si tratta di un film con veri e propri intenti filosofico esistenziali. L'ultima parte della pellicola può dare addito ad una libera interpretazione ed essere anche paragonata, perchè no, persino ad uno Schifano. Ma i primi venti minuti sono ciò che di più profondo, immenso, sublime, si possa trovare nella storia del cinema. Non vorrei essere ripetitivo ma:
- Inizio. Nascita dell'uomo. Stato dell'es. - Arrivo del monolite. - L'uomo- scimmia, con l'aiuto del monolite (Dio? coscienza? es/io/super-io messi insieme?) acquista la coscienza del sè.
- Questo è un passaggio davvero importante. Sulle note di "Così parlò Zaratustra" l'uomo -realizza l'hic-et-nunc, ovvero l"io qui adesso". Ora, mi accorgo di avere una coscienza, di vivere, di essere eterno pur non dimostrando l'eternità. Di avere un'identità.
- Sempre con l'aiuto del monolite l'uomo ormai dotato di io diventa super io. Forse qui sta l'errore. L'osso diventa arma per uccidere gli altri esseri e il progresso assume una connotazione di progresso-scienza e non progresso-coscienza.
Insomma, si può non amre questo film, ma non si può dire che lo si ama solo da un punto di vista tecnico o artistico o viceversa. Qui siamo vicini all'infinito e ai misteri della vita, grazie a Stanley Kubrick.
paul 17/04/2005 16:18:18 » Rispondi L'aver messo "Così parlò Zaratustra" mentre l'uomo-scimmia illuminato dal monolite usa un osso simbolo di un progresso sbagliato, ma allo stesso tempo l'uomo-scimmia diventa uomo sapiensa, non è una scelta casuale. E' frutto di un genio.
BastardoDentro 17/04/2005 16:42:45 » Rispondi grazie per l'analisi del film, che per altro non fa altro che avvalorare la mio angolo di visuale. posso innamorarmi di una margherita priva di grandi significati ma così meravigliosamente bella nella sua semplicità... e nello stesso tempo ignorare la Gioconda, carica di misteri, ma pur sempre un gran cesso di donna.
paul 17/04/2005 18:02:05 » Rispondi Ottima risposta. Tra l'altro vera.