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2001 ODISSEA NELLO SPAZIO regia di Stanley Kubrick

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Max Ophuls     9½ / 10  26/09/2006 10:45:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei meriti di questo film è di aver problematizzato il rapporto macchina -uomo a un livello di astrattezza filosofica tale da sfiorare la questione etica. Sembrerebbe un paradosso parlare di etica tra uomo e macchina, ma la macchina è pur sempre costruita e progettata da esseri umani.
Hal si comporta come se avesse una coscienza simile all'uomo proprio per rendere più chiaro ciò che sarebbe accaduto di rilevante nel viaggio?
Apparentemente commette due errori: primo segnala un guasto al sistema di comunicazione con la terra che non esiste, e secondo non fa autodiagnosi del suo mancato funzionamento. Sembrerebbe un virus da computer in realtà è la tipica follia umana che si manifesta quando l'uomo di fronte all'ignoto, nel compiere il passo decisivo verso un importante verità, crede di poter far a meno di una spiritualità superiore, quella che abbatte i limiti del pragmatismo e scientismo per andare verso un concetto di scienza superiore. Tenere segreto da terra il senso della missione agli astronauti in volo non poteva che creare una sorta di vuoto esistenziale, qualcosa che finiva per coinvolgere anche la funzionalità e l'umanità artificiale del computer che non era programmato per tenere segreta una missione e finisce quindi per smarrirsi di fronte alla solitudine degli abissi cosmici.
Queste sono solo alcune mie idee buttate li, sono cose da riprendere e approfondire meglio in varie direzioni di studio e con molta più umiltà.
amterme63  03/10/2006 14:07:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le tue idee su Hal sono plausibili. Io punterei sul fatto che nel film viene esplicitamente detto e dimostrato che questo tipo di computer non sbaglia MAI. Quindi viene da pensare che quello che ha fatto è quello che andava fatto secondo una logica 'ordinaria' e che ha cercato semplicemente di non far uscire l'uomo dai suoi limiti. Quindi per la logica del computer (il senso comune) è l'equipaggio (cioè una missione al di là del lecito conosciuto) che sbaglia.
Max Ophuls  03/10/2006 23:02:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La tua interpretazione è corretta, aggiungerei che la reazione all'intenzione di escluderlo indica una programmazione del computer segnata dalla diffidenza dell'uomo verso i propri simili.
Una grande impresa con un equipaggio ignaro del vero scopo della missione indica una crepa nei rapporti umani, forse interessi torpidi...
L'interpretazione del film puà sfociare anche in considerazioni filosofiche...
Giordano Biagio  03/10/2006 19:26:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Interessante, quello che dici ha un senso logico robusto, un film bellissimo anche perché si può leggere solo per interrogativi, dubbi, brevi certezze...mai in modo completo...