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2001 ODISSEA NELLO SPAZIO regia di Stanley Kubrick

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drabin     9½ / 10  16/12/2008 18:06:00 » Rispondi
Un film immenso, che va ben oltre la pellicola per sedimentarsi nella mente dei fortunati spettatori. Metafisica pura (soprattutto nella parte finale), e metafora infinita e cosmica, che sarebbe vano cercare di sintetizzare in poche righe. Siamo di fronte al cinema allo stato puro, all'innovazione ed alla sperimentazione non fini a se stessi bensì veicolate ad una meta specifica: l'Arte. Un film totale, che abbraccia tutto: il gusto per l'estetica e quello per il contenuto, la staticità ed il movimento. Kubrick dimostra (se ce ne fosse mai stato bisogno...) che è il numero uno nell'utilizzo della colonna sonora nei propri film, e qui la musica ha un ruolo esattamente equiparato a quello delle immagini: si tratta di un "film-balletto", tanto è melodioso nella sua costruzione e tanto vola leggero verso l'alto, verso l'ignoto (che non è rappresentato tanto dallo spazio, quanto dall'interiorità stessa dell'uomo). Scenografia unica, trovate registiche che danno i brividi: tutto è perfetto, se non fosse però per piccolissime sbandate (praticamente impercettibili), in cui c'è un po' troppa ostentazione estetica. Tarkovskij sosteneva infatti che è difficilissimo fare film di fantascienza: altissimo è il rischio di voler stupire con effetti speciali il pubblico, così da inaridire il contenuto del film. Kubrick non cade in questo tranello, ed il suo spazio è quello dell'anima, metafisico ed insondabile nella tipica lettura di Nietzsche (che traspare nitida nell' "eterno ritorno" finale). Come detto ci sarebbe qualcosina di pleonastico (tipo il dialogo del capitano con la propria figlia via monitor), ma come si fa a voler cambiare un film così geniale ed irripetibile?!