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FRANKENHOOKER regia di Frank Henenlotter

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  11/10/2017 10:08:19 » Rispondi
Evidente omaggio alla celebre creatura e al suo ideatore nati dalla pena di Mary Shelley e poi portati più volte sullo schermo. Questo novello Dottor Frankenstein (all'anagrafe Jeffrey Franken) fa l'elettricista ed ha il pallino della medicina, vive nel New Jersey con la bella fidanzata, la quale, durante un party, resta vittima di un incidente domestico mortale. Divorato dal senso di colpa e dall'amore per la ragazza decide di sfruttare le sue conoscenze per riportarla in vita.
Chi conosce il regista non avrà problemi ad identificare lo stile di Frank Henenlotter: ovvero regia solo in apparenza sciatta, budget bassissimo sfruttato al meglio, effetti speciali piuttosto grossolani ma efficaci, utilizzo sapiente di luci e colori ed un amore spropositato per losers e sobborghi. L'ambientazione degradata fa infatti da sfondo alla disperata ricerca da parte del protagonista di un corpo adatto a sostituire quello della scomparsa, di cui è rimasta integra solo la testa. La macabra audizione vede impegnate un gruppo di prostitute, protagoniste della scena più delirante ed esplosiva (è proprio il caso di dirlo) dell'intero film.
Rispetto ad altri lavori l'irriverente filmaker appare più leggero anche se la denuncia sociale, pur imbastita a grandi linee, non viene meno. Tornano inoltre tematiche ricorrenti come la dipendenza dalle droghe, la simbiosi aberrante e il sesso.
Operazione libera e felicemente dissacrante, da antologia il patchwork umano interpretato da Patty Mullen che si presta con simpatia a dar vita ad una creatura tanto divertente quanto letale. Finale disgustoso da applausi, con annessa sollazzante pena del contrappasso.