caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

REDACTED regia di Brian De Palma

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento kowalsky     9 / 10  04/10/2007 20:49:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se "La realtà è sempre la percezione della realtà" (cfr. Cronenberg) le riserve sono relative e possiamo permetterci di affermare con assoluta certezza che "Redacted", vincitore Morale dell'ultimo festival di Venezia (troppo poco cool premiare un film americano? Valga il leone d'argento via...) è il Full Metal Jacket del XXI Sec.
Esagerato? Forse, ma non ci sono parole per descrivere l'effetto psicologico che provoca il film, una doccia scozzese che è tanto necessaria quanto rilevante ai fini della consapevolezza di assistere a immagini cruenti che non sono altro che l'estremizzazione visiva di una Realtà che ben conosciamo: noi vediamo dunque Redacted come una fase inedita, costretti ad assistere al gioco di Morte che televisivamente parlando affrontiamo come se fosse una fastidiosa ruotine tra un piatto di penne all'arrabbiata e qualche senile rutto digestivo.

Se Redacted è il miglior esempio di cinema-verità possibile, roba che manda a scuola il Godard dei cortometraggi sul Vietnam e darebbe problemi anche a kubrick, l'inevitabile e censoria traiettoria filmica potrebbe scoraggiare i profeti di cotanto realismo.

De Palma realizza il suo film più radicale ammiccando ai super-8, all'Hd, ai filmati di You tube, e al mondo controverso degli snuff movies.

Una giornalista denuncia il cinema sciovinista americano, e questo scaturisce qualche dubbio: perchè i personaggi di McCoy o Salazar (gli intellettuali del caso, à la Modine) e Rush e Flake veri e propri "born to kill" esibiscono proprio i clichè i topoi tipici del cinema bellico americano più in voga.

Ma nonostante il compromesso di una realtà che non può radicalizzarsi in uno strumento tecnico - ideologico ancora più nichilista (pena un buon avvocato che il regista forse non faticherebbe a trovare) Redacted è un film di altissima levatura, antispettacolare e letteralmente implosivo: ti si pianta nel cervello con la dannosità di una mina antiuomo.

Che dire del documentario (falso) francese sulla "missione" in Iran? O l'omaggio a kubrick (cfr. la musica di Barry Lyndon, scelta insolita ma non più di tanto) nelle splendide sequenze dei soldati ai posti di blocco?

Un film iconoclasta destinato a far discutere ma anche a durare a lungo nella memoria: altro che "la furba operazione di chi ha agguantato un tema fin troppo attuale" come direbbe qualcuno.

Se il film di Haggis intravvede la ferita, Redacted la espelle e la lorda definitivamente.

Qualche perplessità per la sua imminente uscita negli schermi riguarda il doppiaggio: film come Redacted, anche per la sua ambivalenza etnica, DEVONO restare in lingua originale
ferro84  12/12/2007 11:21:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me sembra "Vittime di guerra" trasposto in Iraq o almeno dalla trama questo appare
mainoz  12/02/2008 15:09:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sembrerebbe pressoke identica la trama
jack_torrence  15/04/2010 14:53:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Apprezzo moltissimo il tuo commento, il primo su questo film, dunque a caldo, tra l'altro: l'impostazione per cogliere la levatura del film infatti è anche secondo me esattamente quella che hai scelto tu, ossia quella legata al "mezzo" visivo. E' una specie di trattato sulla proliferazione dei segni (visivi) e sulle sue conseguenze.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  15/04/2010 22:59:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Devo al più presto recensirlo sono già tanto in ritardo