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LA GIUSTA DISTANZA regia di Carlo Mazzacurati

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viagem     8 / 10  29/10/2007 23:08:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Forse chi è originario del luogo raccontato in questo film ha modo di apprezzare particolari che ai più potrebbero sfuggire, ma probabilmente è anche più coinvolto ed è meno obiettivo nel giudizio.
Sta di fatto che a un padovano come me questo film è piaciuto molto.
A metà tra un noir e un'opera di denuncia dei pregiudizi verso chi è "altro", in realtà La giusta distanza è principalmente un'efficacissima resa della realtà di provincia veneta.
Veneto, attuale locomotiva d'Italia dal punto di vista economico, là dove molta gente ha trovato ricchezza facile in poco tempo (Battiston ha fatto i schei), dove gli extracomunitari integrati lavorano più sodo degli stessi veneti, dove ti trovi la donna, meglio se dell'Est, on-line, ma anche il Veneto dei paesi come Concadalbero (e vi invito ad andare a visitarlo, perchè esiste davvero e ci sono delle Corti Benedettine suggestive nei dintorni) così isolati che solo una corriera della SITA può fungere da cordone ombelicale col resto del mondo, dove il ritmo scorre ancora lento come il Po nelle sue ultime anse, dove si crede ancora ai maghi e ai cartomanti, dove c'è ancora il bar del paese per ritrovarsi e commentare i fatti del giornale locale, ma la ragazza che ti serve "il goto" è cinese.
Mazzacurati è bravissimo a esprimere le mille contraddizioni di queste lande, senza ricorrere ad alcuno stereotipo ed in maniera lieve e naturale, raccontando una storia dapprima lenta e silenziosa poi sempre più rapida e scandita dagli eventi. L'attraversa da cima a fondo un senso di inquietudine,

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Fotografia splendida e grazie a Battiston per aver "portato" dentro la colonna sonora i Radiodervish con Erevan.
Una menzione speciale per il cameo di Balasso, evidentemente a suo agio nelle proprie terre, e per la Lodovini: se il cinema italiano è in crisi direi che ad un primo sguardo queste giovani attrici italiane godono tutte di ottima salute!
polbot  30/10/2007 12:06:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma seto che non te si mica mae a scrivare?!?!??!... so d'acordo co a to interpretasion!
viagem  30/10/2007 12:15:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Te si proprio un cabernet boy, sio canea!
tavullia86  09/11/2007 09:44:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah yeah, femo i ossi so a grea!!!!
gerardo  12/11/2007 11:27:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Immaginavo che avresti apprezzato l'irruzione dei Radiodervish nel film. :)
Sono un po' meno d'accordo sulla menzione speciale alla Lodovini, che la merita solo perché gnocca da paura, ma onestamente un po' capra nella recitazione..
viagem  12/11/2007 12:09:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma infatti io dico solo che la Lodovini gode di ottima salute...ehm...
gerardo  12/11/2007 17:55:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
condivido. :)

Ah... quanto ai Radiodervish nel film, la loro presenza non credo sia legata solo a Battiston, ma anche a Procacci, produttore sia del film che degli ultimi dischi dei RD con RadioFandango...