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LA GIUSTA DISTANZA regia di Carlo Mazzacurati

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  08/03/2011 10:26:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un paesino sperduto in una zona dell'nord-est italico,nebbie e acquitrini,una vita di provincia movimentata da pettegolezzi e piccoli avvenimenti che difficilmente ne intaccano la ripetitiva tranquillità.
La comparsa della nuova maestra,un'ottima Valentina Lodovini,finirà con l'incendiare i sentimenti più contraddittori di una comunità dall'aspetto irreprensibile.
Mazzacurati giostra su tematiche noir ,scatenando solo nella seconda parte della pellicola il lato più contraddittorio di un provincialismo fino ad allora suggerito con prontezza e in seguito concretato attraverso comportamenti pregiudizievoli nei confronti di chi rimane, agli occhi dei residenti, un "diverso", per quanto questi possa sembrare integrato all'interno del tessuto sociale.
Si viaggia un po' troppo spesso per luoghi comuni e francamente la soluzione del fattaccio è fragile,anche se al regista sta a cuore soprattutto portare alla luce quell'artefatta rettitudine di cui tutti i personaggi sono contaminati.Mazzacurati a tratti enfatizza la ricerca di quel malessere che attecchisce nell'ordinario ma rende comunque bene una sfuggevolezza che non risparmia nessuno,nemmeno l'aspirante giornalista cui viene conferito il compito di fare da trait-d'union tra gli avvenimenti e lo spettatore.
In alcuni casi i personaggi denotano un'attitudine macchiettistica troppo marcata,complessivamente però l'aderenza descrittiva è pregevole nel centrare quella malevolenza perbenista aleggiante in un panorama deprimente, ulteriormente incupito dalla fotografia caliginosa del veterano Luca Bigazzi.