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PARANOID PARK regia di Gus Van Sant

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Invia una mail all'autore del commento kubrickforever     7 / 10  07/12/2007 13:28:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non male. Paranoid Park si presenta subito come un film di difficile comprensione, data la delicatezza del tema trattato. Sin dall'inizio si notano subito le particolarità dello schema registico adottato da Van Sant basato su inquadrature rallentate, continui rovesciamenti temporali e primi piani quasi maniacali. Onestamente, un film del genere può essere difficilmente digerito da chi non apprezza il regista americano. Di certo, un film sulle problematiche giovanili è importante, ma anche difficile da argomentare. Van Sant in tal senso cerca di entare il più possibile nella psicologia del protagonista e lo fa con indubbio fascino, senza dare un'importanza rilevante alla trama. Nell'espressione quasi monotona del protagonista si evince tutta la sofferenza che egli interiormente prova, mostrando una quasi totale apatia per il mondo e le problematiche che lo circondano, e non solo. Il protagonista si rifugia in un mondo immaginario dove gli skater fanno da protagonisti; questo mondo nella realtà è rappresentato proprio dal Paranoid Park.
In alcuni punti ho trovato quasi forzata, da parte del regista, la ricerca della particolarità, mostrando una totale disconnessione tra immagine e musica

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Non so se rivedrei un film del genere, dato che non amo molto questo regista, ma di sicuro ne consiglio almeno una visione.