caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PARANOID PARK regia di Gus Van Sant

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Terry Malloy     7½ / 10  17/12/2007 14:08:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In un mondo stanco e infinito dove si è persa anche la nozione di luce e buio e il passaggio dei giorni è solo un chiaroscuro accennato sui pendii di un ponte (titoli di testa), cosa accade alla giovinezza di un giovane?
Il pregio di Sant non è riferibile infatti alle capacità di sociologo (anzi in questo è negato), ma alle capacità di narratore: come non apprezzare la meravigliosa fotografia, le stupende sequenze al Paranoid Park, l'attenzione viva e coraggiosa a volti seminascosti nei cappucci delle felpe, l'immobilità dell'interiorità di Alex. Van Sant, in un mondo velocissimo e distratto, si ferma a guardare, anche i minimi dettagli. non perde i contatti col passato, anzi riesuma figura sociali simbolo degli anni 50-60 italiani, come Giulietta degli Spiriti e la Gradisca di Amarcord tramite lo strumento più potente del cinema, la musica (FANTASTICO NINO ROTA!!), utilizza comunque lo stile nuovo, si adegua ai tempi, è un film inevitabile nel 2007.
Immancabile la citazione all'Arancia Meccanica di Kubrick, sia nel nome che nella scena dell'omicidio in cui trionfa la nona di Beethoven. ma il personaggio è totalmente diverso e qui si scorge solo un omaggio al cinema e al suo ruolo di narratore sociale.
Comunque, Alex è un personaggio molto bello, coerente e integro nel suo trapasso da vita a cinema, se ne facessero di film così.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  17/12/2007 23:40:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condivido tutto... tutto. Penso che l'Alex di oggi sia una proiezione della dissociazione mentale giovanile, ma raffigura bene il confine tra bene e male... quando vedono la foto, gli altri ragazzi ridono perchè non hanno altro mezzo per descrivere la loro paura... in un certo senso compiono un gesto di omertà e un atteggiamento inverso di impotenza... lui non può, ed è incapace a descrivere quello che prova. Preferisce tacere, ma il suo sguardo denuncia un forte senso di angoscia... ps mi riferisco alla foto della vittima ovviamente...
Terry Malloy  18/12/2007 14:09:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si discute sul fatto che i ragazzi ridano al vedere la terribile immagine:
Piarandello diceva che il riso è determinato da un sentimento di disagio nel vedere in un altro essere umano qualcosa che non va. è un sentimento di compassione...può essere fallace, ma non intravedo nella risata dei ragazzi alcuna ombra di cinismo o malavagità.