caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PARANOID PARK regia di Gus Van Sant

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
gerardo     6½ / 10  02/01/2008 20:56:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gus Van Sant sembra voler riprendere il discorso intrapreso con l'ottimo "Elephant", in una sorta di ideale continuità sull'argomento del fankazzismo generazionale che porta alla tragedia. Ma con "Paranoid Park", pur riprendendo gli stessi ragazzi, con le stesse facce, abitudini, idiosincrasie e noie esistenziali degli adolescenti di "Elephant", GVS tenta di indagarne le forme di coscienza legate a un omicidio. Laddove in "Elephant" si progettava per noia una strage, qui il dramma giunge per caso. Un po' come abbiamo visto negli ultimi casi di delitti irrisolti qui da noi, la coscienza viene affidata ai diari e ai blog, nei quali però non si legge alcun segno di pentimento, rammarico o angoscia per il dramma che li vede coinvolti. Solo pura autoreferenzialità. E' quello che succede al protagonista Alex che tenta di riprendere a vivere la sua solita routine, delegando alla scrittura il bisogno della parola.
Anche la regia di GVS è una sorta di rimando a "Elephant", ma questa volta non riesce ad essere altrettanto efficace nella costruzione del delirio com'era successo per quel film.