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PARANOID PARK regia di Gus Van Sant

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julian     8 / 10  16/01/2009 19:04:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo l'esperienza di Elephant, non avrei mai creduto che mi potesse piacere un film di Gus Van Sant, invece la potenza del cinema ha avuto l'ultima parola.
Il mio giudizio su Elephant non cambia, sia chiaro. Rimane un film pessimo perchè vuole fare della noia un pregio, vuole trasmettere grandi cose attraverso piccole scene quotidiane, ripetute alla nausea, senza accorgersi che nel frattempo ha perso l'attenzione del 90 % degli spettatori.
Paranoid Park sembrava simile, sotto questo punto di vista.
Ralenty dappertutto, specie sulle acrobazie degli skater, il che fa pensare ad uno che non è appassionato: cosa c'è di poetico nello skate ? (perchè il rallentamento dell'azione ha proprio il compito di suscitare riflessioni poetiche nello spettatore).
Invece si è riscattato e l'arma vincente è la disposizione anticronologica degli eventi.
La storia era scritta su un vetro, Gus Van Sant lo frantuma e lo rimette insieme quasi a caso, ma comunque in modo da far capire lo svolgersi degli eventi in maniera graduale e sempre più completa, anche se lo spettatore può intuire tutto dall'inizio.
E' un dramma costruito bene, perchè lo spessore dei personaggi aumenta col passare del tempo e all'improvviso quei ralenty non appaiono più nè forzati nè ruffiani. Alla fine suscitano davvero riflessioni.
Riuscito in pieno, ottimo !
Tuttavia il particolare cinema di questo amato/odiato regista non mi mette nella condizione di poter consigliare il film.
Può piacere davvero, ma può anche dare enormemente fastidio.