Goldust 5½ / 10 19/05/2020 17:30:28 » Rispondi Ne avevo un bel ricordo diciamo adolescenziale; rivisto adesso ha forse più difetti che meriti, anche se a livello spettacolare riesce a mantenere l'interesse sulla vicenda fino alla fine. In generale è però un film ingenuo nella costruzione e povero nella realizzazione: con un occhio a " la Piovra " e un altro a "la Scorta" di Tognazzi dietro alla macchina da presa Fragasso fa quello che può per cercare di portare il suo lavoro dal campo televisivo a quello cinematografico. Ma non sa minimamente come costruire i personaggi ( solo i poliziotti di Memphis e Mastandrea hanno un minimo di interesse ) e la sceneggiatura di Rossella Drudi ammucchia una serie di situazioni incredibili una via l'altra senza sprezzo del ridicolo
il primo agguato avviene in centro paese quando per logica i nostri dovrebbero andare in autostrada verso l'aeroporto, perchè? Ovviamente per esigenze di spettacolo.. Sorvolando sugli altri agguati e sulle follie degli spostamenti alla fine non si sa chi tradisce e quale è la talpa interna che mette a repentaglio la missione. Ciliegina finale, la parata conclusiva per le vie di Milano con la scorta oceanica delle forze dell'ordine a seguito del testimone, tutte rigorosamente a piedi ed in giro per i punti più rappresentativi della città, piazza Duomo compresa. Sembra di vedere una sequenza di un film di Landis eppure qui non c'è niente da ridere..
Alla corte di Giannini un cast di giovani attori italiani alle prime armi che faranno tutti più o meno strada: livello medio di recitazione basso se non sottoterra, si salvano per la simpatia i già citati Memphis e Mastandrea. Benigno poi si dovrebbe calmare un attimo. Per il prodotto che è meriterebbe un'insufficienza ben più netta, ma come detto la componente affettiva gioca parzialmente a suo favore.