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CHARLOT PORTIERE regia di Charles Chaplin

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Godbluff2     7½ / 10  21/03/2023 20:53:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con "The New Janitor" arriviamo ad un nuovo snodo fondamentale nella carriera di Chaplin, forse il più importante di tutti, perché è qui che l'autore e regista getta definitivamente le basi di tutta la sua poetica futura.
Qui Chaplin rinuncia alla comica (ma non alla comicità, espressa dalla sua sola presenza fisica sullo schermo) e finalmente costruisce, in questi 12 minuti, una storia, semplice e perfetta.
Il ritmo è rallentato rispetto alla consueta frenesia e al tipico caos, è il ritmo di un cinema narrativo che finalmente Chaplin porta in dote alla Keystone.
Pochi tocchi precisi e Chaplin costruisce perfettamente le dinamiche sociali e i rapporti umani con l'occhio acuto e critico che lo caratterizzerà sempre più da qui in poi; c'è già, se non tutto, molto del suo cinema: differenze tra classi sociali, false apparenze, ipocrisia e pregiudizio verso i più deboli.
Inoltre, in questo meccanismo, Chaplin comincia a mescolare il comico al drammatico con quell'abilità di fondere insieme le due anime che io trovo abbia espresso come nessun altro nella storia del cinema, dando alla sua storia, dallo scheletro comico charlotiano, un'anima malinconica fino ad allora sconosciuta (tranne la trasposizione cinematografica del sonetto "The Face on the Bar Room Floor", che però non univa ancora in se l'anima comica con quella drammatica) nelle sue opere.
Cortometraggio basilare per la comprensione della poetica di Charlie Chaplin.