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TROY regia di Wolfgang Petersen

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fidelio.78     5 / 10  21/11/2005 16:15:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In effetti le scene di battaglia sono girate davvero bene e la scelta di Pitt, mi è sembrata tuttosommato azzeccata.
Non si può però ignorare il completo vuoto della sceneggiatura capace solo di rendere assolutamente banali e inconcludenti i personaggi. E così il personaggio di Ettore perde di splendore davanti al dorato Achille, Priamo sembra un re visto troppe volte in altri film, mentre Paride è solo un ragazzino impaurito.
Le vicende e la tecnologia hanno il sopravvento sul regista, come purtroppo troppo spesso accade nel cinema americano.
Un film vedibile, ma senza troppe pretese.

p.s.: Bloom è davvero pessimo!!!!
frine  23/11/2005 00:30:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premesso che non si può pretendere da un film tutta la complessità e profondità del racconto omerico, continuo a chiedermi che cosa ci sia di tanto banale in questo film.
Proviamo a prescindere da Omero, prendiamo in considerazione la media delle opere letterarie sulla guerra di T.roia. Dovreno riconoscere che la sceneggiatura di Benioff è un lavoro ragguardevole, originale e pr molti aspetti provocatorio (per inciso: io la sceneggiatura l'ho letta, ed è scritta benissimo).
Di banale ci sono solo i dialoghi fra Paride ed Elena, una coppia complessivamentre mal riuscita. Tutt'altro che banale è l'idea di far risalire le cause della guerra alle mire espansionistiche di Agamennone (un'intuizione che era già di Tucidide, mica dell'ultimo arrivato). E un bel pezzo di bravura è la caratterizzazione di Achille , che in sostanza rimane quel geniale mix di divina brutalità e umana gentilezza che troviamo in Omero, ma con in più un tocco cavalleresco ispirato ai racconti medievali (Dante incluso).
E non mi si dica che è banale un Achille che dapprima sgozza gente, taglia teste dei dèi e alla fine piange sul cadavere del bistrattato nemico. Non mi si spacci per banalità la marmaglia greca che saccheggia brutalmente i templi della città conquistata. E' una magnifica dissacrazione della guerra, altro che. E in tempo di 'guerre sante', il messaggio è addirittura salutare.
Francamante, poi, non capisco la generale levata di scudi contro Bloom. La vigliaccheria del suo personaggio fa parte dell'interpretazione 'pacifista' della storia: Paride che striscia a i piedi del fratello, Menelao che insulta Elena per avere scelto un codardo, sono pugni nello stomaco per chiunque abbia una concezione 'eroica' della guerra. Inoltre, nella scena finale, Bloom è piuttosto bravo nel rendere lo sbigottimento e l'incredulità del vagheggino imbelle che, paradossalmente, riesce a liquidare il più forte e temibile dei nemici. Ma questo era già nel mito: Benioff e Petersen ne hanno solo evidenziato alcuni aspetti cruciali.
Sull'efficacia visuale della rappresentazione siamo un po' tutti d'accordo. Sulla sceneggiatura invece persisitono generali perplessità. Secondo me bisognerebbe guardare il film per quello che è, un lavoro autonomo, cercando di prescindere dai ricordi scolastici. Io stessa ero partita con molti pregiudizi, ma dopo avere visto le splendide scenografia, la ricostruzione archeologica accurata, e soprattutto dopo avere notato le molte e raffinate citazioni omeriche (vedi la mia polemica e bistrattatissima recensione, se credi), ho capito che occorrevano chiavi di lettura diverse dalla semplice ricerca della fedeltà all'intreccio mitico originale.

fidelio.78  23/11/2005 11:43:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non ho avuto il tempo di leggere la tua recensione, ma lo farò il prima possibile.
Per quanto riguarda la sceneggiatura di spiego subito le mie perplessità.
Innanzitutto molti personaggi sono momodimensionali, ossia uno è buono, l'altro è avido etc....
Orrendi non sono solo i dialoghi tra Paride ed Elena, ma anche tutti quelli che in generale tendono a dare una interpretazione romantica dell'amore tra i due.
L'unico personaggio più interessante potrebbe essere Achille, ma non ho apprezzato ne la svolta cavalleresca come la chiami tu ne il modo in cui è stata trattato il mix di brutalità e gentilezza.
Infatti come si fa per rendere un personaggio interessante? Lo si fa apparire in un modo e poi si mostra il suo opposto. Messa così la cosa sembrerebbe facile, ma in effetti non lo è. E proprio questa faciloneria che c'è nella sceneggiatura in questione. Viene trattata in modo freddo e tecnico, senza dare l'adeguato contenuto psicologico. Così il personaggio risulta solo sulla carta bidimensionale, ma poi sullo schermo invece le sue svolte non colpiscono perchè immotivate. Leggi la sceneggiatura di Chinatown per capire cosa intendo, o quella di uno dei film di Bergman.
Il personaggio di Achille non è banale, ma poteva essere trattato meglio.
Ettore invece fa schifo, è ridotto a uomo che sa di morire nello scontro con Achille, e credo che tu sia daccordo con me che questo personaggio meritasse altrettanto rispetto a quello di Achille.
Passiamo a Bloom:la sua faccetta alla "Frodo" mi da sui nervi. colpa anche del fatto che il suo personaggio è ancora più piatto degli altri.
Ci sono anche delle cose buone come fai giustamente notare:belle scenografie, buone "intuizioni" storiche,ma sinceramente il voto giusto mi sembra appunto 6 (al max si poteva arrivare a 7).
Io non sono partito con pregiudizi e l'ho trovato un buon film, ma ciò nonostante le pecche si notano e sono quelle che fanno la differenza da un buon film ad un capolavoro.
frine  24/11/2005 03:24:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La recensione che ho pubblicato in questo forum non è niente di che...ero irritata per le molte sciocchezze che avevo letto, non tanto su Troy, quanto sulla storia greca, sul mito e su Omero , che in fondo sono le cose che mi interessano veramente.
E' giusto quanto dici a proposito dei personaggi monodimensionali. Però, guarda caso, certi noti grecisti hanno criticato il film proprio perché alcuni personaggi hanno una propria evoluzione psicologica, mentre l'epica antica li rappresenta come immutabili e granitici nei rispettivi caratteri. Ad esempio: Odisseo è sempre e comunque saggio e astuto, Aiace è il guerriero valoroso assillato da un arcaico senso dell'onore, Paride il vagheggino adultero (ma non del tutto imbelle), etc.
Sono punti di vista. Il problema è l'orizzonte di attese dello spettatore. Chi si aspetta una trasposizione fedele dell'Iliade resta inevitabilmente deluso: però non può pretendere la presenza di Cassandra (che in Omero fa solo una fugace apparizione) o, peggio ancora, un riferimento al sacrificio di Ifigenia, da Omero intenzionalmente negato perché retaggio di efferate tradizioni ancestrali.
I dialoghi fra Paride ed Elena, come pure alcune considerazioni di Priamo ed Ettore sull'amore fra i due, non convincono affatto, questo è vero. Però, se da un parte tutta la tradizione antica narra che la guerra di T.roia è causata dal ratto di Elena, dall'altra nessuno si preoccupa di spiegarci perché diavolo Priamo ed Ettore non cacciano via la sciagurata, anzi la trattano con rispetto e perfino con devozione. Il punto è che Elena, in quanto figlia di Zeus, rappresenta la Regalità, e Paride, nel rubarla agli Atridi, fa una cosa furba e benemerita, in quanto trasferisce la Regalità alla propria gente. Nella fase arcaica del mito, il gesto di Paride è abile e coraggioso, anche se scorretto. Quando subentra la giustizia olimpica di Zeus, il gesto di Paride diventa quello di un adultero irresponsabile, e Omero stesso non sa come barcamenarsi fra le due tradizioni. Euripide risolve la questione gettando su Elena tutto il biasimo possibile; peggio ancora fa Virgilio. Ma sono comunque forzature: il film riscatta Elena e Paride chiamando in causa il grande amore, ma non è una scelta felice, perché non giustifica il comportamento incredibilmente (e tuttavia omericamente) benevolo di Priamo ed Ettore.
Achille, come ammetti anche tu, è interessante. Il suo percorso psicologico non è poi così affrettato: in fondo l'eroe prova un certo disgusto per il proprio stile di vita già all'inizio, quando combatte con il gigante scemo. Ma la sua natura è quella di "una macchina da guerra", e troppo tardi l'eroe, che non è certo stupido come il colossale Boagrios, comprende di avere sbagliato tutto. Per questo piange, per questo asseconda Priamo...e cerca l'amore di una donna, come avviene anche nella mitologia postomerica.
Non riesco a immaginare come Bergman avrebbe potuto affrontare la vicenda....certo magnificamente, ma con molte, moltissime licenze, molte più di quelle che si è concesso Petersen. Che, in fondo, resta molto legato alle sue letture di serio liceale teutonico.
Su Ettore: se ci fai caso, nelle recensioni degli utenti è di gran lunga il preferito. Che dire? Forse la banalizzazione dà i suoi risultati, e l'eroe senza macchia a e senza paura è sempre rassicurante. Ma c'è qualcosa di ambiguo e inquietante nell'Ettore del film, ed è la sua attrazione quasi morbosa per Achille. Ettore lo ammira, ne parla con il padre e con la moglie, se lo sogna perfino di notte. Che sia pronto a morire per questo strano scontro, da tanto tempo cercato (ma risoltosi in un penoso fallimento nell'equivoco 'gioco delle parti' con Patroclo) , non stupisce per niente. E lo splendido duello è quasi una scena omoerotica.
Su Bloom sorvoliamo...anche se continuo a pensare che come 'spalla' di Achille morente non sia affatto male.
In sostanza, penso che Troy sia un film molto interessante su cui si potrebbe discutere al'infinito. E proprio per questo lo considero un buon film. Ma è un lavoro commerciale: un capolavoro è altra cosa.

fidelio.78  25/11/2005 10:23:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Volevo solo dirti che chiaramente il riferimento a Bergman era del tutto incidentale, era solo per fare un esempio su come si strutturano i personaggi.
E per quanto riguarda le licenze....bhè posso dirti senza dubbio che in una sceneggiatura che si rispetti sono necessarie, l'importante è che abbiano valore. Se ci si prende una licenza, ma questa è veramente interessante nessuno dirà mai niente. Anche attenersi strenuamente può avere le sue controindicazioni (vedi il "Pinocchio" di Benigni).
Nel film in questione però le licenze prese sono inutili smielature sull'amore, e perciò pienamente criticabili.
Infine su Ettore: l'eroe senza macchia colpisce sempre, ma sicuramente non ha il fascino del libro d'origine.
Daltronde la sceneggiatura è incentrata troppo su Achille per rendere altrettanta giustizia al personaggio rivale.
Per il resto più o meno concordo con te.
Mi riservo di farti delle notazioni dopo aver letto la recensione!
frine  26/11/2005 00:08:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se proprio devi fare la fatica, ti prego di leggere questa:
http://www.imdb.com/title/tt0332452/usercomments
E' molto più accurata.
A presto:-)
O.D.  24/11/2005 23:09:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nemmeno io penso che il film sia brutto..., anzi, tutt'altro!!!
sono d'accordissimo con te per la scelta di Pitt...., secondo me riesce bene a dare la giusta dose di eroismo/egoismo che Achille deve trasmettere al pubblico.
Per quanto riguarda la sceneggiatura non credo proprio che sia vuota, io l'ho trovata bella e per nulla scadente, certo, io sono un ignorante dell'Iliade vera e quindi per me, quando ho visto il film la prima volta, non mi sono nemmeno soffermato se fosse stata tolta o modificata una cosa oppure un passaggio rispetto al libro originale.
L'unica cosa che mi sono accorto all'istante e che comunque mi è piaciuta molto perchè così ha dato uno spessore più umano e meno "divino", il fatto di aver tolto di mezzo gli Dei ed averli relegati ad essere presenze che guardano gli uomini dall'alto si, ma senza interferire, quasi a volerci far capire che loro ci sono, ma il destino di un uomo o di una guerra alla fine lo decide proprio l'uomo attraverso delle sue libere scelte, che magari possono essere giuste/sbagliate a seconda della persona che la pensa, ma le fa lui.

L'unico personaggio che proprio non mi ha detto nulla è stato Paride anche per me...., troppo bambino forse..., troppo pauroso...., voglio dire, mettiamoci nei suoi panni per un attimo..., ok?
Ruba la moglie al rivale e per questo scoppia la guerra, che poi una guerra abbia sempre e comunque scopi economici e di potere è un altro discorso, lui cosa fa?
Si nasconde tutto il film...., è questo quello che a me non è andato giù.
Voglio dire, se hai scatenato una guerra (nemmeno cosa da poco) la prima cosa che dovresti fare è metterti in prima fila a combattere per un ideale che tui stesso hai portato nella vita degl'altri e per questo mi è sembrato stupido che Paride faccia scoppiare una guerra che nessuno vuole e che tutti i suoi familiari e non gli stiano attorno rincuorandolo e senza dirgli nulla....
Se Paride era un uomo (nel film intendo, non nella mitologia Omerica) secondo me avrebbe almeno dovuto scendere in campo o comunque guidare una truppa, farsi sentire ed incoraggiare tute le persone che sebdevano in battaglia per lui.

Immaginate i soldati di T.roia che si chiedono:
"Ma perchè combattiamo?"
"Eh.., Paride ha rubato la donna a xxxxxx (non ricordo il nome) e dobbiamo combattere per lui...., prima che quelli spazzino via T.roia per sempre..."
"E Paride dov'è? Scenderà in battaglia con noi?"
Pausa dell'altro soldato.
"No..., Paride rimane in camera sua con la Regina di Sparta mentre noi muoriamo per lui...."
Pausa dell'altro soldato che guarda verso il palazzo reale.
"Ah bene...., tanto contro di noi c'è solo Achille con l'esercito di Sparta...., fa bene a restare a palazzo...."
:)



fidelio.78  25/11/2005 10:28:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diciamo che la vigliaccheria è la caratteristica del principe t.roiano, ma quello che manca a questo personaggio è un pieno sviluppo che ne implicherebbe una caratterizzazione più complessa.
Il problema è che la sceneggiatura è scritta con un unico personaggio principale e tanti satelliti, ma siccome il film da molto spazio anche ai personaggi secondari, la mancanza di caratterizzazione si fa sentire, ed è in questo secondo me la pecca maggiore del film.
O.D.  25/11/2005 12:32:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh.., detto così è molto meglio....
:)
Anche se non sono d'accordo sul fatto che il film giri solo su di un personaggio...
fidelio.78  25/11/2005 13:11:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti il film non gira intorno ad un solo personaggio, ma è strutturato come se dovesse farlo.....e da ciò deriva la mia critica...
:)
frine  26/11/2005 00:22:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Aggiungo comunque che, a prescindere da Omero, nelle narrazioni antiche del mito tro.iano Achille è sempre l'asso pigliatutto:-) Praticamente, nei primi anni di guerra (nove, secondo la tradizione), nessuno fa un bel niente, a parte Achille, che occupa il tempio di Apollo Timbreo, rapisce (e vende) figli di Priamo, ruba la mandrie dello stesso facendo scappare a gambe levate Enea, e conquista le città di Sciro, Lesbo e Lirnesso. Gli altri eroi (Aiace, Agamennone e, naturalmente, Odisseo) diventano protagonisti solo dopo la sua morte.
O.D.  26/11/2005 15:24:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ah..., usano la sua morte per tirare fuori il meglio di se in pratica....
frine  28/11/2005 01:17:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diciamo che solo dopo la morte di Achille, non dovendo più confrontarsi con lui, riescono a mettersi in luce. Naturalmente si potrebbe discutere su Odisseo, che non è inferiore ad Achille: solo, rispecchia una concezione più recente (e quindi più 'moderna') dell'eroe. Odisseo punta, più che sulla forza, sulla saggezza e sull'astuzia: infatti riesce, pur tra mille difficoltà, a sopravvivere e a recuperare la sposa e il regno.
Kikka91  09/03/2006 22:46:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pessimo è il tuo commento
fidelio.78  09/03/2006 23:46:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se il numero 91 in coda al tuo nickname indica il tuo anno di nascita allora ancora puzzi di latte (anche se io alla tua età già vedevo film di un certo spessore), se indica la tua età ti sei evidentemente rin********ta, se non vuol dire niente ti si addice ugualmente vista l'idiozia che hai dimostrato con sole cinque parole.
Se hai notato, sopra c'è stato uno scambio di battute con un utente che non la pensava allo stesso modo, ma ci siamo confrontati in modo intelligente. Con te è palesemente impossibile.
Ora torna ad ascoltare la musica cantata da un inutile gruppo di cui hai comprato il CD solo perchè ti piacciono i *****tti in copertina e vai a vedere un altro film con il belloccio di turno.
frine2  11/03/2006 01:59:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me kikka ha scritto anche alcune cose molto acute. Forse ha letto il tuo commento troppo frettolosamente. Che poi abbia ammesso di avere apprezzato il film anche per la presenza dei bellocci, secondo me è positivo: almeno è sincera.
Propongo una pacificazione:-)
fidelio.78  11/03/2006 10:43:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ad essere sincero quando ho risposto a Kikka non avevo neanche letto il suo commento. ora l'ho fatto e non vedo dove siano le cose acute che tu citi.La frase"E' solo un film" per me è inaccettabile...e poi addirittura 10...forse io sarò stato un pò strettino col voto, ma 10 a questo film è un insulto al Cinema.
La mia risposta a Kikka è stata cattiva solo perchè mi danno fastidio gli utenti che non accettano il giudizio altrui, soprattutto quando è motivato...
E poi parliamoci chiaramente....che ve ne frega del voto dato ad un film su sto sito? Il bello di questo sito non è che si possono dare i voti, ma che si può parlare ed esprimere opinioni e quindi confrontarsi....
Comunque fa niente...per quello che contano i nostri voti.....

:)
frine2  12/03/2006 03:32:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le osservazioni interessanti di kikka non sono nel suo commento, ma in qualche risposta sparsa qua e là...ad esempio quando scrive che rivedendo il film si presta attenzione ad alcuni dettagli che all'inizio erano sfuggiti.
Ad esempio la grotta marina di Teti, con l'altare fiammeggiante che si intravede appena, e che testimonia rituali antichissimi, certo pre-omerici....nemeno io avevo ben identificato questi particolari, all'inizio.
Se c'è una cosa che non si può dire riguardo a "Troy" è che il film ignori il mito classico...è vero il contrario, anzi. Però se non ti ha convinto la caratterizzazione dei personaggi, o qualche altra cosa, non ho nulla da obiettare. Criticare il film IN SE', per la sceneggiatura, la regia o il casting, va benissimo. Possiamo essere più o meno d'accordo, ma questo non importa. Sarebbe invece molto ingiusto bollare "Troy" come insulto all'epica greca, perché questo obiettivamente non è vero.
Come avrai visto, anch'io ho dato un 10 (esagerato magari: ma i 10 a "L'ultimo Samurai" sono giusti secondo te?).Qualcuno mi ha definita "demente ignorante", e io non ho nemmeno chiesto di cancellare l'offensivo commento, perché anch'esso fa parte della storia di questo forum.
Quanto ai voti, sembra che siano valutati ai fini delle liste dei Top e dei Flop...Ma sinceramente sono d'accordo con te. Non siamo mica a scuola;-)
fidelio.78  13/03/2006 10:42:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono pienamente daccordo con te.
Il 98% dei 10 sono ingiustificati e vanno a film appena discreti.......come appunto "l'ultimo samurai".
Inoltre, come ho già detto, non mi piacciono gli utenti che si mettono ad insultare, per questo o quell'altro voto....come disse un grandissimo di questo sito (Ulissezio):"Ma che caxxo ve ne frega della Top 10 di filmscoop?"

:) :) :)

frine2  17/03/2006 02:37:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alla fine il buon senso prevale:-)))))