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TROY regia di Wolfgang Petersen

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Nuanda     1 / 10  16/05/2006 18:09:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vergognoso, non vale nemmeno la pena di commentare la masnada di errori, inesattezze e storpiaggini messe in "scena" da un regista umiliante ed umiliato. O, al contrario, sarebbe divertente scriverci un libro. Si fatica a credere che la stessa persona, una ventina d'anni orsono, abbia incantato grandi e piccini con "La storia infinita". Fra gli attori si salva solo Eric Bana. Il che è indicativo. UNA ****** PAZZESCA.
frine  19/05/2006 01:37:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non preoccuparti, un libro è già in arrivo. E offre del film una visione estremamente positiva. Ed io lo recensirò.
Il libro è opera di omeristi e archeologi di fama internazionale, ed è pubblicato da una delle più importanti case editrici (Blackwell).
Tu credi davvero di saperne di più?
O.D.  29/05/2006 12:48:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande grande!!!!!
Rispondigli come si deve Frine!!!!!
frine  01/06/2006 00:41:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diciamo la verità: questo commento era la solita risciacquatura di piatti , e la sua inconsistenza è dimostrata dal fatto che il commentatore è sparito.
Ci sono altri detrattori di Troy che hanno invece scritto cose molto interessanti. Devo supporre che entrambi gli schieramenti, pro e contro il film, abbiano almeno una parte di ragione. Comunque spero che il libro di Martin Winkler possa aprire un nuovo e costruttivo dibattito.
Noi ci scriviamo al solito indirizzo, OK?
O.D.  07/06/2006 19:25:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ceeeeeerto!!!
:)
Nuanda  05/06/2006 22:06:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi guardo bene dal giudicarmi più competente di Martin Winkler in materia di lettere antiche, resta il fatto che a mio modestissimo e certamente poco significante parere il film è un gran pastrocchio. E' inconsistente e tecnicamente realizzato molto male, le interpretazioni sono mediocri, a tratti imbarazzanti. Un esempio può essere Brad Pitt: sotto l'ala di David Fincher o Guy Ritchie attore di memorabile bravura, un disastro invece diretto da Wolfgang Petersen.
Potrebbe bussare alla mia porta Mereghetti travestito da Priamo nell'intento di convincermi che il film è meraviglioso, il mio giudizio non cambierebbe, perchè il film è veramente un dito nell'occhio. Ovviamente, il merito di una pellicola va anche al gradimento del pubblico: quindi se il botteghino fa sorridere i produttori e la gente esce dal cinema contenta, poco importa se Truffaut e Wilder si stanno rivoltando nella tomba. L'obbiettivo è stato raggiunto.
Certo, adrebbero spiegati alla gente alcuni particolari. Ad esempio, se un povero cristo decidesse casualmente di andare al cinema a vedere Troy ed la sera dopo assistere ad una rappresentazione teatrale delle *****ne, dubito che possa capirci qualcosa visto che Petersen ha la geniale intuizione di far morire Agamennone.
O forse il buon Wolfgang è posto come obbiettivo quello di diventare il Racine del cinema ed ha già in mente, dopo Omero, di seviziare anche Euripide.
Spero vivamente che Winkler possa dirvi davvero qualcosina di più. Aspettando l'uscita nelle sale di "Sparta reloaded", colossal sulla guerra del peloponneso in cui Atene vince.
Ma si, diciamo pure la verità.
frine  06/06/2006 17:48:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo Dione di Prusa, applauditissimo retore di età imperiale, la guerra di T.roia la vincevano i T.roiani;-) E forse aveva pure ragione, visto che dagli scavi archeologici non emerge traccia di insediamento 'acheo' in quello che si ritiene essere il sito di T.roia.
Euripide mette in scena un dramma sul sacrificio di Ifigenia, Omero lo negava.
E sempre Euripide, nelle Fenicie, risuscita Giocasta che invece in Sofocle muore.
A dire il vero, se Euripide avesse dato retta a Omero, non avrebbe più lavorato.
E poi mi chiedo come se la sia cavata Eschilo con quella storia del rapporto gay tra Achille e Patroclo, visto che i Greci del tempo non vedevano affatto di buon occhio le relazioni omosessuali fra adulti. Che abbia trasformato Patroclo in un ragazzino (leggendo fra le righe Platone sembrerebbe di sì)?
Comunque niente di nuovo: qualche mese fa, a Venezia, una mia collega disse, scuotendo la testa: "La gente le dinamiche del mito non le vuole proprio capire".

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  08/06/2006 18:34:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti adoro quando sfoggi la tua elegante cultura classica! ;-)
frine  08/06/2006 22:36:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una ferale notizia: mi è piaciuto pure il Codice da Vinci!
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  12/06/2006 12:25:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho visto...Proprio adesso che iniziavo ad amarti...
frine  12/06/2006 23:20:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film non è avvincente se la love story non è tormentata e burrascosa;-)
Nuanda  06/06/2006 14:37:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho letto un paio di commenti precedenti e la strenua apologia di frine, che al mio ultimo messaggio, se ho capito il meccanismo logico, risponderebbe: "la guerra del peloponneso è storia e la guerra di ***** è mito, sono due cose diverse".
Ho preferito anticipare l'ineluttabile osservazione.
Ma voglio aggiungere un paio di cosette, affinchè la mia critica riguardo al film sia più intelligibile:
1) non sono d'accordo con chi definisce il film "la solita americanata", frase che non vuol dire assolutamente nulla e costituisce un oltraggio al cinema americano.
2) Non sono d'accordo con chi critica i tratti somatici di Elena ed Achille, e sono in linea con la giustificazione portata da frine in un commento passato.
3) infine, il dibattito lo terrei più che altro sulla definizione di "grande capolavoro", strafalcione tautologico d'altri tempi.

Dopo questa piccola postilla, riconfermo il mio secco no al film, sia dal punto di vista del riadattamento del mito (ok, potremmo sprecare un mese a parlare di logos e verosimiglianza. il punto è che anche l'interpretazione del mito deve rispettare certi limiti, mentre Petersen la sceneggiatura se la è inventata di sana pianta) che sotto il profilo della lavorazione.

Un'ultima cosa, per chiudere il discorso. Il nocciolo della questione è: lo stesso mito può essere raccontato in diversi modi ed avere a volte contenuti molto differenti. ragion per cui anche l'interpretazione può essere molto flessibile ed avere sfaccettature interessanti.
Sfortunatamente, questo non è il caso dell'Iliade. O almeno, di un film che si definisce "un'adattazione dei poemi omerici".
In quanto adattazione, il film è tenuto a seguire la traccia del poema epico, non a stravolgerla o cambiarla a suo piacimento. Se si fosse riferito al mito, e non al poema, allora avermmo potuto riparlarne.
Se il titolo del film fosse stato "***** secondo Petersen", non mi sarei permesso di obbiettare le inesattezze, ma solo la qualità della pellicola (che in ogni caso lascia a desiderare).
Il problema sta tutto qui: il film ha come punto di riferimento Omero, ed è una volgarizzazione (in senso non spregiativo) dell'Iliade formato blockbuster. Purtroppo, come già detto, i riferimenti ad Omero non sono corretti.

Un saluto a quanti mi hanno risposto,

Nuanda
frine  06/06/2006 18:04:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una sola osservazione: la sceneggiatura non è affatto inventata (a parte la scena iniziale del duello col gigante scemo). Ci sono alcune alterazioni piuttosto spregiudicate, ma in linea di massima è tutto attestato. Naturalmente, quello che non si trova in Omero è stato preso da qualche altra fonte (ad esempio l'assalto al tempio di Apollo).
Se dovessi scrivere io un lavoro sull'argomento (ad es, una pièce teatrale) inserirei dettagli talmente poco noti da tirarmi addosso sicuramente più critiche di quante ne abbia avute Petersen. E beninteso, c'è anche chi mi ha dato dell'ignorante (certo non tu, questo lo riconosco). Se uno vuole leggersi proprio un bel pastrocchio sulla guerra di T.roia, mai abbastanza raccomandata la "Cassandra" di Christa Wolf, che comunque a suo tempo passava per un capolavoro della letteratura (infatti anche qui l'ho citata moltissime volte, sebbene a me piaccia poco perché maltratta troppo Achille).
Quindi, per l'ennesima volta: la frase "i riferimenti ad Omero non sono corretti" è riduttiva, non tiene conto delle altre fonti e nemmeno dell'enorme lavoro fatto per rendere in forma visuale lunghi passi omerici (potrei citare una ventina di esempi).
Se poi ritieni che Brad Pitt non sia bravo o che la CGI non sia convincente, è un altro discorso.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  22/05/2006 21:25:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sempre sul piede di guerra, eh?
Dick  13/06/2006 21:07:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh, questi registi d' oggi che quando vanno ad Hollywood si guastano quasi tutti. Chissà perchè con i precedenti come Lang o Hitchcock non succedeva. Mah!
frine  14/06/2006 01:01:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A Verhoeven è successo di peggio;-)
Nuanda  18/06/2006 15:31:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
cara frine,
in termini di cultura e nozionismo ti riconosco delle eccellenti capacità ed una gradevole retorica.
Tuttavia, dal punto di vista della critica cinematografica, siamo su posizioni talmente divergenti da rendere velleitario qualunque apprezzamento sui tuoi commenti, riguardo ai quali non posso far altro che dissentire.
Spero comunque di poter intervenire altrove, oltre che sul forum di Troy, per altri dibattiti incandescenti ma non per questo poveri di interessanti osservazioni.
Non sarà il caso de Il Codice Da Vinci, almeno per ora...

Un saluto, a presto

Nuanda
frine  01/07/2006 00:52:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, va bene;-)
frine  01/07/2006 00:52:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, va bene;-)