TROY regia di Wolfgang Petersen

frine  18/07/2006 02:40:27 » Rispondi
Quello che cerco di ripetere da mesi è che _questa_ storia, essendo molto nota, è stata forzata e manomessa per secoli, anzi per millenni. E il primo a manometterla è stato proprio Omero, che ha cambiato molti aspetti del mito in base alle esigenze del suo uditorio.
Non penso sia il caso di confrontare il valore poetico dell'Iliade con quello del film, perché è chiaro che il film ci rimetterebbe. Ma nell'antichità e nel Medioevo il mito della guerra di T.roia è stato ripreso innumerevoli volte, con tante varianti, e molte di queste opere letterarie ispirate al mito t.roiano non erano affatto superiori al film di Petersen!
Come ho detto altrove, ho letto la sceneggiatura, che sul piano letterario è un'opera tutt'altro che spregevole: presuppone la lettura di moltissimi libri e lancia un messaggio 'educativo' contro la guerra. Del resto anche Omero, in alcuni punti, esprime un'ideologia pacifista...figuriamoci se non può farlo un moderno. Anzi, secondo il mio personale punto di vista, un moderno DEVE esprimere il suo punto di vista sulla guerra, specie considerando la piega tragica che stanno prendendo gli avvenimenti in Medio Oriente.
Troy è un film coraggioso e 'controcorrente', e spacciarlo per un banale filmetto per ragazzini è malafede. Brad Pitt funziona benissimo come Achille, ed è stato lui a farsi un mazzo così per mesi per assomigliare all'eroe omerico. Altro che Achille rifatto a immagine e somiglianza di Pitt: anzi, è vero il contrario!
L'Achille del film parte come un uomo presuntuoso, irriverente, motivato solo dala ricerca della gloria personale. E finisce come un uomo sconfitto, che piange sul cadavere del nemico ucciso, ben sapendo che presto anche a lui toccherà la stessa sorte. Questo era già in Omero: ed è giusto che anche gli spettatori di oggi sappiano che la guerra, con il suo fasullo senso della gloria, è solo un'indicibile follia.