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TROY regia di Wolfgang Petersen

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CuordiLeone     4 / 10  08/08/2006 00:38:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono sempre io il laureando in storia. Se posso passare soopra al fil "Il Gladiatore" a questo non posso proprio. L'Iliade è stata pesantemente travisata da Wolfgang Petersen e dal suo film "blasfemo". Innanzi tutto Menelao non muore ucciso da Ettore come Agamennone non muore in quel modo ma ucciso al proprio ritorno. La love story tra Anchille e la sacerdotessa non c'è e Paride non uccide così Achille. ENEA non ha 12 anni ma molti di più è padre di famiglia e combattente esperto. Ne avrei tante altre da dire ma vi grazio.
A esser obiettivi è diretto bene ma non si può vedere una storia così travisata.
Poi se non avete la minima idea di che cosa sia l'Iliade andate è vederlo risulterà un più che buon film, ma se l'avete letta non ci andate o "trovete Topolino come un criceto invece che di un topo".
frine  06/09/2006 03:06:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahimé, caro laureando in storia, ti tocca la risposta di un professore ordinario di storia (tanto ormai credo che tutti sappiano chi sono).
Il film è 'blasfemo'? Da un certo punto di vista lo è. Ma non nel senso che intendi tu. E' irriverente nei confronti della superstizione e della credenza nei vaticini dei sacerdoti (del resto, già nel 12 libro dell'Iliade Ettore dichiara di non credere affatto alla mantica).
Inoltre, il film presenta atti di grave empietà di Achille nei confronti degli dèi (Apollo in particolare). Ma questo fa parte già del mito: nell'epica postomerica Achille uccideva sacrilegamente il principeTroilo nel santuario di Apollo. Nel film Achille compie un gesto altrettanto sacrilego, decapitando la statua di Apollo. Qualcosa di simile alla mutilazione delle statue di Hermes, a causa della quale l'ateniese Alcibiade sarebbe stato posto sotto accusa e richiamato dalla spedizione contro Siracusa, di cui era stato nominato comandante in capo.
Che Menelao ed Agamennone subiscano nel film un destino diverso da quello tradizionale è vero, ma la love story tra Achille e Briseide c'è e come (anche se la Briseide del film è 'atipica' e sembra riassumere in sé i caratteri di molte figure femminili dellla saga tro.iana). Inoltre Paride uccide Achille, non si sa esattamente come anche se la tradizione (non omerica) parla di una freccia alla caviglia: ma per gli eroi omerici la caviglia era sempre un punto debole, in quanto non protetto dall'armatura, e colpire quel punto era sempre utile per immobilizzare il guerriero, se non proprio per ucciderlo. Il "piè-veloce" Achille si trova immobilizzato, e finirlo con altri colpi non è difficile.
Ovviamente la storia del 'tallone d'Achille' come unico punto vulnerabile del corpo dell'eroe non ha nulla a che vedere con Omero: è una leggenda posteriore, leggibile nel poeta romano Stazio (I secolo dopo Cristo) e poi diffusasi nella cultura rinascimentale e moderna. Per Omero, Achille è vulnerabile come qualsiasi altro eroe, solo che l'eccezionale agilità e rapidità lo mettono quasi sempre in salvo dagli attacchi. Esattamente quello che succede nel film.
Enea è un personaggio piuttosto marginale nel mito greco: Omero gli dà una qualche importanza perché forse il suo uditorio risiedeva nella Troade, ma non sembra più valoroso di Paride, Deifobo o Eleno.
E, quanto ala storia travisata, qu copioincollo un altro mio commento:
"Una notizia dell'ultima ora: stiamo progettando un'edizione commentata del nono libro dell'Iliade, in cui Omero dimostra di essere il primo 'stupratore' del mito greco a noi noto!
Il sacrificio di Ifigenia? ma quando mai...sostiene Omero.
Achille travestito da fanciulla a Sciro? Ma scherziamo?...sostiene Omero.
Achille macchina da guerra? Ma se è un pacifista!...sostiene Omero.
Per non parlare dell'interpretazione in chiave omosex del rapporto fra Achille e Patroclo: qui per la verità Omero si attiene alla tradizione, presentando i due eroi come eterosessuali irriducibili. Il mito greco è una rappresentazione fantastica delle forze della natura, della generazione e della distruzione, e l'omosessualità non ha spazio in questo contesto. Si affermerà solo molto più tardi (V secolo).
Comunque proseguiamo: all'estero il valore storico-antiquario di Troy è già stato riconosciuto. Riusciremo a farlo riconoscere anche qui;-)"