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TROY regia di Wolfgang Petersen

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dubitas     7 / 10  18/02/2013 13:26:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Troy è un film del 2004 girato da Petersen, il genere è drammatico ma non mancano le note di ironia.Nasce come un film di puro intrattenimento e nonostante duri tanto riesce a coinvolgere lo spettatore senza che l'interesse e l'attenzione calino.Per chi ama la cultura greca veder rivivere nel film utti gli usi e costumi di questa civiltà è sempre un'esperienza positiva.Ma soprattutto dai dialoghi (curati e ben strutturati) trapela tutto il mondo di valori della società greca arcaica, caratterizzata dalla ricerca della gloria terrena attraverso la guerra, dall'amore verso la famiglia e la patria (Ettore), dall'amicizia (fra Achille e patroclo) Perciò il film non va considerato superficiale,offrendosi anche a interpretazione di stampo filosofico sulla vita dopo la morte (e sulla concezione dell'Aldilà da parte dei greci).
I difetti principali sono la struttura della trama ed il cast (un po' sottotono).Il regista non si mantiene fedele alla storia narrata nell'Iliade e preferisce - appunto - prendere vie diverse e originali, che però finiscono col risultare ridicole e brutte.Ad esempio la morte di Menelao è un colpo alle spalle per chi sa come sono andate le cose infatti l'eroe non morì durante la guerra, ma si salvò.
Nel complesso però un buon lavoro.Come romanzetto storico e film d'intrattenimento svolge bene il suo lavoro.
frine  23/02/2013 02:36:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, sostanzialmente sono d'accordo. Ho speso un bel po' del mio tempo per dimostrare che il film è innovativo per quanto riguarda la ricerca archeologica (alcuni elementi, ad esempio la ricostruzione delle mura merlate della città, derivano da un confronto con i recenti risultati del "Troja Project", che accomuna studi di università tedesche e americane). La sceneggiatura esagera nel prendersi certe libertà (tipo la morte di Menelao, che nell'Iliade era solo ferito) , ma secondo me il film lascia uno spunto importante di riflessione: la stupidità e inutilità della guerra di conquista . Gli eroi omerici si attengono a un preciso codice d'onore, mentre nel film solo i Troiani sono giustificabili in quanto difensori di una città assediata, e fra gli Achei si salva il solo Achille, quasi un colonnello Kurtz condannato a combattere con valore ma dalla parte del torto. Purtroppo il film ebbe la sfortuna di uscire proprio in concomitanza con la guerra in Iraq e questo non gli fu di giovamento.