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CHARLOT ATTORE regia di Charles Chaplin

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Godbluff2     7½ / 10  09/03/2023 22:03:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di nuovo, la Keystone gioca con l'artificio del mezzo cinematografico. Questa volta lo fa Charlie Chaplin in persona, regista-sceneggiatore-montatore-attore ovviamente, dando seguito in maniera ancora più compiuta al precedente "A Film Johnnie" di George Nichols. Il cinema, intendiamoci, si è divertito a svelare se stesso fin dalle sue origini (Brighton-"The Big Swallow" di James Williamson-1901!) ma nel 1914 questa idea "meta" di usare il mezzo cinematografico per svelare il mezzo cinematografico era comunque un guizzo raro e infatti è l'ambiente comico-assurdo dei corti della Keystone a permettersi queste libertà.
Chaplin dunque si inventa uno pseudo dietro le quinte nello studio di produzione Keystone, con gli attori, lui compreso, nei panni di loro stessi o meglio di una versione-comico/slapstick di loro stessi. In "A Film Johnnie" Charlot era l'intruso surreale nel "reale" dietro le quinte cinematografico alla Keystone; questa volta alla regia c'è Chaplin e Chaplin svela il suo stesso trucco: Charlot non è più un intruso in un mondo reale, ma è dichiaratamente una parte di esso, un personaggio. Bellissimo assistere alla fase di trucco di Chaplin che si trasforma in Charlot, "l'inganno" è svelato.
Naturalmente, in questa sua versione comica, Charlie Chaplin è comunque il portatore di caos, il disastro, il molesto distruttore dell'ordine e della tranquillità e se ne inventa di tutte per turbare la quiete dei suoi colleghi attori e registi (nonché per corteggiare belle ragazze e insomma... Questo è probabilmente il più realistico ritratto di sé che Chaplin potesse mettere all'interno di un corto comico).
Solo che questa volta è letteralmente Chaplin, il "vero" Chaplin a devastare tutto, non il suo personaggio. Un gustoso corto(circuito) tra realtà e finzione pieno di gag riuscite e di piccole invenzioni e scambi comici notevoli, tra duetti con Arbuckle e un Chaplin supersexy vestito da donna, oltre ai soliti inseguimenti e botte finali.
Per me è una delle idee più brillanti del Chaplin autore durante il suo periodo "acerbo" alla Keystone.