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L'ALBA DEL GIORNO DOPO regia di Roland Emmerich

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JoJo     1 / 10  02/06/2004 13:14:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film è l'ennesima riprova del fatto che effetti speciali (ovviamente inseriti in questo film a quantità industriali) e intelligenza raramente possono convivere: vi è una serie di assurdità incongruenti infilate con una sequenzialità spaventosa come di rado capita di vedere, dominate dalla famosa leggenda della Sacra Porta: la grande ancora di salvezza per i nostri eroi rinchiusi in una Manhattan trasformata in un arcipelago di grattacieli (che nonostante inondazioni e glaciazioni sono ancora tutti lì in piedi: complimenti ai costruttori). Difatti allo tzunami montante alto decine di metri i protagonisti sfuggono chiudendo la Porta appena prima che l'onda si sfracelli contro il palazzo, evitano un branco di lupi sbarrando loro la strada chiudendo la Porta, bloccano la glaciazione avanzante chiudendo proprio un attimo prima la Porta. Miracoli dell'edilizia americana.
Non altrettanto ferrati però gli statunitensi devono essere con gli aerei se, partendo da Washington, l'Air Force One (con presidente sportivo ed eroico guardacaso proprio alla Indipendence Day annesso) viene abbattuto dalla forza distruttiva della natura mentre sta volando verso il Messico, quando un metereologo (padre di uno degli studentelli - col quale, ci mancherebbe, sta passando un momento difficile - rintanati a Manhattan dietro ad una Porta) appiedato - il fatto che sembri che parta da Los Angeles si spera sia casuale, DEVE partire da Washington - riesce ad arrivare a New York (che si trova qualche centinaio di chilometri a nord) - al termine di un viaggio inutile - con tempismo perfetto per potere ammirare la Statua della Libertà illuminata dal primo sole dopo giorni e giorni tempesta (ah, a qualcosa allora serviva).
Altra chicca che ci regala il regista è la sintesi della visione degli U.S.A. che a quanto pare hanno gli statunitensi stessi: stars and stripes un po' ovunque (sin dalla prima inquadratura, giusto per far afferrare l'antifona), Hollywood (tutti rimangono sconvolti non dalla devastazione di Los Angeles, bensì dalla distruzione della famosa scritta) e, last but not the least: la Statua della Libertà. Fine. Nemmeno gli hamburger.
Nell'opera comunque non c'è solo retorica ed al pseudomoralismo ambientalistico, ma bisogna rendere atto ad Emmerich di una cosa: dopo la visione di questo film, chiunque si sentirà più intelligente.
Grazie Roland.
ADRY  06/06/2004 22:34:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
beh! un giudizio sul film e le sue incongruenze lo avete espresso voi per me ma.... a me resta un interrogativo che non mi fara' dormire stanotte: Perche' farsi tanta strada a piedi se un elicottero ti puo' raggiungere il giorno dopo ma,soprattutto,come sopravvivere con il golfino in una tenda da campeggio mentre l'umanita' intera ghiaccia solo respirando???
paul  03/06/2004 13:06:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
commento perfetto. credo ( e spero) che gli statunitensi non abbiano tutti questa visione. purtroppo quelli che ci propinano sono solo gli abitanti della costa Est e Ovest (nel 99% dei film). E non credo che nemmeno gli abitanti delle coste la pensino tutti così. Spero.
PryM  02/06/2004 17:56:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PER LE ASSURDITà...SU TUTTE PUOI ANCHE AVERE RAGIONE...MA 1 è UN VOTO OBBIETTIVO? SE SI, PENSA A QUANDO VOTERAI UN FILM E TI TROVERAI UNO COME TE, CHE TI METTERà UN BEL 1... NON PER ALTRO, UN FILM A PIù FACCE E PUNTI DI GIUDIZIO, GLI ALTRI SONO TUTTI DA 1?
Saya  02/06/2004 18:28:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tu quanto gli daresti ?
paul  03/06/2004 11:41:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
gli ha dato 9/10
cash  02/06/2004 14:05:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In effetti la cosa più ridicola è stata proprio il salvarsi da un'inondazione del genere chiudendo la porta! E poi, per rimarcare il concetto che una porta salva la vita, il regista ci dice che si può fermare una glaciazione che ci corre addosso (letteralmente, tipo 100° sotto zero) semplicemente lasciandola nell'altra stanza.
Controlla gli sponsor del film; non è che è stato finanziato dalla ditta di porte duraflex?
Manuela  02/06/2004 15:15:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di cose ridicole ne è pieno il film! Avresti mai immaginato che la biblioteca, dopo km e km fatti sulla neve a temperature polari, si trovasse proprio dietro la Statua della Libertà? Ma certo è naturale, almeno quanto è naturale che lui partendo da Whashington arrivasse a NewYork dalla parte dell'oceano. E che in tutto quel tragitto incontrasse assiderati solo quei quattro fessi che erano andati via dalla biblioteca. Ci dev'essere un'unica strada che porta a NewYork, e pure molto stretta...
cash  02/06/2004 15:55:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sto quasi incominciando a rivalutarlo,'sto film. mi vien voglia di rivederlo. mi sa che diventerà uno scult coi contro*****, da conoscere a memoria!
dirtycla  02/06/2004 16:42:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Jo Jo non e' che ci hai fatto notare subdolamente il particolare della porta proprio xche' sei tu il proprietario di un ditta che fabbrica porte?questa si chiama sindrome da striscia la notizia...e no-no-no,e su e giu' e trick e track...
Saya  02/06/2004 14:25:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ormai mettono le pubblicita' velate anche nei libri .. figuriamoci se non le mettono nei films, dove il fenomeno della propaganda occulta e' stato ormai sperimentato migliaia di volte.
cash  02/06/2004 15:56:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
infatti io dopo aver visto il film, sono subito andato a comprare la porta duraflex, non ne ho potuto fare a meno. Protegge anche dai testimoni di geova.