Mauro Lanari 10 / 10 19/09/2007 22:56:57 » Rispondi Kleist è la prova che si può anche morire suicida per la frustrazione dovuta alla mancanza pandemica della potenza del sentimento di purezza. Il suo racconto, da cui Rohmer ha tratto un film con un adattamento pressoché letterale, andrebbe utilizzato dai cardiologi al posto dell’ECG per valutare nel modo ottimale se disponiamo oppure no d’un cuore ancora vivo, un cuore non solo pulsante ma palpitante. Prodigio nel prodigio, Rohmer riesce nell’impresa di tradurre in suoni e immagini un simile cristallino nitore etico, firmando così quello che risulta di gran lunga il suo migliore “racconto morale” in senso lato. Se l’emozione suscitata da quest’opera non vi uccide provvisoriamente, significa che siete già morti.
ULTRAVIOLENCE78 26/09/2008 22:33:24 » Rispondi Mi chiedo se sono io che mi sto inaridendo o è semplicemente ciò che mi circonda ad essere un deserto. Chissà...