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BEHIND THE MASK - LA STORIA DI UN SERIAL KILLER regia di Scott Glosserman

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phemt     6½ / 10  26/04/2008 11:35:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il genere slasher fin dai precursori (Bava, Clark, Martino ed altri) e in special modo dopo il successo dell’Halloween Carpenteriano è sempre stato uno dei sotto-generi horror più amati e più abusati nella storia del cinema orrorifico degli ultimi trent’anni…
Il successo, e paradossalmente anche il più grosso difetto, del genere sta nella semplicità e nella ripetitività del plot e questo ha portato per forza di cose ad un vistoso calo del livello qualitativo dei film del genere e basti vedere quanti slasher di livello per lo meno decente siano usciti dal 2000 in poi (a me vengono in mente giusto Halloween Killer e il remake di Carpenter firmato Zombie)… Il problema è che lo slasher vive di regole precise difficili da scardinare e chi ne ha visti a decine (se non centinaia) non può che annoiarsi all’ennesima visione di un film del genere… E’ per questo che negli anni si è cominciato a pensare che con un po’ di sano humor si poteva magari rendere più piacevole la visione… E da questo assunto che parte il film d’esordio di Glosserman….

Glosserman prende spunto dal lavoro di Bonzel, Poolverde e Belvaux (autori dell’ottimo Il Cameraman e l’Assassino) ci aggiunge un po’ di humor e chiude con un’ultima parte in puro slasher movie per questo suo, tutto sommato, originale horror… La prima parte (quella mockumentaristica) è davvero di buon livello, divertente ed interessante… Si gioca con le regole del genere e lo si fa con grande acume, l’ironia non è mai fuori posto e si vede che dietro il film c’è stato uno studio attento… Viene spiegato tutto quello che gravita intorno ad un slasher-wannabe e il tutto è costruito con attenzione e intelligenza… E tra l’altro non mancano un paio di sorrisi, un paio di battute e un paio di personaggi azzeccati…
La pellicola crolla però verticalmente nell’ultima mezz’ora dove diventa il solito slasherino da due soldi condito da un’irritante presa di posizione moralistica (e secondo me per nulla verosimile) della crew… E a nulla valgono i vari “cambi dei piani” o il “colpo di scena” sulla vera identità della survivor girl perché il grosso del buon lavoro fatto precedentemente è già andato perduto…
Peccato perché l’idea di base era buona, così come la realizzazione, la prima parte davvero ben girata e molto interessante ed ero convinto di trovarmi di fronte ad una piacevolissima sorpresa… Invece un ultima parte così strutturata aggiunge poco o nulla al genere e in tutta onestà non ne capisco l’utilità… Forse un humor più spiccato avrebbe dato qualcosa di più, o magari si poteva continuare a sfruttare le caratteristiche del mockumentario (alla Rec per dire)…
Anche così comunque mi sento di consigliare il film ad ogni appassionato del genere perché nel complesso la pellicola merita…

Molto bene Baesel istrionico schizzato e divertente, male la Goethals fuori parte e davvero poco convincente, negli standard il resto del cast… Abbastanza inutile il cameo di Englund… Guardatevi fino alla fine i pur noiosi titoli di coda perché quando si parla di slasher movie un ultima sorpresa è sempre in agguato!