caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

EVILENKO, IL COMUNISTA CHE MANGIAVA I BAMBINI regia di David Grieco

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Skorpio     1 / 10  22/05/2005 05:33:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci vuole molto coraggio per presentare un film di questo calibro. David Grieco evidentemente ne ha da vendere. La storia di Andrei Chikatilo, prolifico e terrificante omicida seriale russo, era stata già raccontata con precisione, accuratezza e sobria maestria da Chris Gerolmo nel 1995, con il suo eccellente e ingiustamente sconosciuto “Cittadino X”. Precisione, sobrietà e maestria che più che scarseggiare proprio non compaiono in “Evilenko” di David Gireco.

Cittadino X mostrava la storia di Andrei Chikatilo nei suoi tratti essenziali, offrendo allo spettatore il panorama desolato e desolante di un alienato che uccide per compensare la sua incapacità di comunicare, all’interno dell’altrettanto desolato e desolante contesto della Russia sovietica. Una immagine ed un contesto che il film di Grieco deformano in modo grottesco e persino delirante. Chikatilo, l’assassino che sceglieva le sue vittime tra bambini e ritardati orfani e sbandati, che li cercava nelle stazioni ferroviarie dove si riparavano dal freddo o si prostituivano, che li adescava offrendo gomme da masticare, dolciumi o sorsi di vodka diviene in questo film Evilenko, un abile manipolatore addirittura in grado di ammaliare fino all’ipnosi vittime e eventuali testimoni dei suoi crimini, inducendo regressione, obbedienza e cancellando il ricordo del suo passaggio in chi gli sopravviveva. La appartenenza al partito comunista, che valse all’omicida la salvezza da ulteriori indagini in diverse occasioni, viene qui esagerata al punto da immaginare una sua effettiva collaborazione con il KGB. Le vicende relative alle indagini ostacolate dalla opprimente resistenza della burocrazia sovietica ad accettare di avere a che fare con un omicida seriale, diventano in Evilenko una specie di barzelletta alla Groucho.

Riassumo qui di seguito alcuni momenti di delirio massimo:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Non posso, in tutta sincerità, calare la scure anche sulla recitazione, per il semplice motivo che basandosi le scene su un soggetto a tal punto sconnesso e improbabile da render comiche scene di una tragicità esemplare non è proprio possibile esprimere un giudizio su come esse siano state recitate: certamente con coraggio.

Povero McDowell, aveva già dato prova del suo fascino cattivo guidando i Drughi in Arancia meccanica nel pieno della sua gioventù, proprio non c’era bisogno che, incanutito e appesantito, prendesse parte a questa imbarazzante pagliacciata. Quanto a David Grieco, doveva continuare a collaborare con Nuti e fare film comici. Speriamo che qualcuno gli spieghi la differenza tra un soggetto che tratta di Chikatilo e quello di “Mortacci”.

desi  11/07/2005 14:16:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Va bene. Ora però stai zitto
Skorpio  06/08/2005 21:23:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perché dovrei?


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER