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EVILENKO, IL COMUNISTA CHE MANGIAVA I BAMBINI regia di David Grieco

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gerardo     6 / 10  04/05/2004 21:29:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente ce l’hanno fatta! Lo spauracchio dei comunisti che mangiano i bambini si è materializzato. Sembra quasi lo sfogo a una lungamente repressa frustrazione, questo Evilenko.
Di “mostri” cannibali la storia del cinema ne ha partorito vari esempi, ma mai legati ad una precisa ideologia politica, semmai rimandanti ad ancestrali pratiche tribali e primitive. Evilenko/Cikhatilo dovrebbe essere come i suoi compari letterari/cinematografici Hannibal Lecter di Demme/Scott, come i vari “collezionisti” con Morgan Freeman; più semplicemente come i veri “mostri” di Marcinelle o di Gloucester. O di Firenze, tanto per non andare lontano. Dico “dovrebbe essere”, ma di fatto non lo è, secondo David Grieco. Tutti occidentali i mostri suoi predecessori, provenienti – tanto quelli veri che quelli di fantasia – da paesi capitalisti. L’assunto, quindi, della perdità d’identità sovietica, cioè la morte del comunismo, in Evilenko, mi sembra più che altro un’ardita e strumentale interpretazione di una schizofrenia e di un disturbo psichico che ha la sua origine - forse! - nei retaggi occulti e inconsci di tribalismo che potrebbero annidarsi ancora persino nelle società e nelle culture più avanzate come quelle occidentali, capitaliste o comuniste che siano.
Il film ha qualcosa d’interessante sotto l’aspetto estetico, come ad esempio la fotografia e la non malvagia regia, ma i dialoghi sono più o meno ridicoli e certe situazioni – la vicenda familiare del magistrato, ad esempio – sono messe lì senza un’idea e una soluzione precisa. Appare il tutto piuttosto come scimmiottamento dei thriller più famosi hollywoodiani.
Ciò che mi lascia più sconcertato, in realtà, è l’aspetto semiologico che circonda l’operazione, più che il film in sè. Partendo dall’analisi del titolo/nome del protagonista, della locandina e del trailer, si può notare come il film voglia puntare sul prurito dello spettatore medio(cre) brutalizzato da anni di segni banali e ideologia mcdonaldizzante anticomunista. Il nome del protagonista-mostro e del titolo del film è Evilenko, composto da due parti, la prima EVIL (“male”, in inglese), la seconda ENKO, che è una desinenza comune nei cognomi ucraini, come Shevcenko, per intenderci… (di fatto, il vero A.R. Cikhatilo era ucraino). Beh, non si poteva scegliere sostantivo più banale, come EVIL, per definire il male… Il quale, nella scritta sulla locandina, si staglia rosso su sfondo nero, unito poi con la desinenza ENKO, in bianco con la chicca dell’ultima O piena, senza la “ciambella” riempita da una eloquente falce e martello rossi… Non è poi tanto fantasioso associare il Male (evil) al cognome/personaggio e, per estensione, al contesto di cui egli fa parte, cioè l’URSS e quindi il comunismo, nonché al sangue (male-sangue-comunismo). Tanto più che la scritta è in rosso, appunto. A suggellare tale “ardito” simbolismo è proprio la falce e martello contenuti nella o finale di Evilenko. Il titolo mi fa sorridere: EVILENKO. Roba da z-movie anni ’70, tipo “Cannibal ferox” o “Cannibal holocaust”…


f.b.  11/05/2004 12:28:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
EVVIVA IL COMUNISMO E LA LIBERTA'!!!!

cash  12/05/2004 15:37:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
frase ossimorica.
cash  12/05/2004 15:37:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
lascia stare cannibal holocaust.
lupocattivooooo  13/05/2004 13:30:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Potrebbe anche essere ( girando il tuo punto di vista ) una propaganda comunista stessa, facendo credere che sia stato fatto da anticomunisti.
Inoltre...tutti i tuoi riferimenti al rosso ed a lnero, alla falce ed al martello etc etc....ma cacchio....e' ambientato in Russia mica alle hawaii !!!!!
Hai un pochino la coda di paglia?

Comunque non voglio cadere nella tua trappola.

Visto che e' un remake di un film anni 90 intitolato "Cittadino X" ( informati ) mi aspettavo una critica costruttiva e non un comizio politico.
Credo tu abbia sbagliato forum.


gerardo  20/05/2004 14:23:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma hai qualche problema, per caso?
(e fare un film su un medesimo argomento non significa fare un remake)
lupocattivooooo  21/05/2004 14:13:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io? Uno che scrive 200 righe su un forum di film in cui solo 4 sono di commento ? E' come dire che il bue dice cornuto all'asino!
Ma ti sei riletto? Hai visto come hai esordito?
Maaaa!!!!!!

Invia una mail all'autore del commento GattoMatto  05/05/2004 14:39:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hehe si in effetti questo giochetto di parole banalizza un pò il film. Ricorda molto la classica divisione manichea (molto poco analitica) degli action movies dove c'è sempre il GOOD guy and the BAD guy :D.
cunha  06/05/2004 15:18:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai ragione, a me il film non è dispiaciuto, ma non ho potuto non avvertire uno strisciante, fastidioso, gratuito e grossolano anticomunismo (la falce e martello nella O di evilenko sono semplicemente ridicole)
Invia una mail all'autore del commento GattoMatto  06/05/2004 16:34:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ho visto il film, ma in effetti è come se facessero un film su il mostro di Firenze e mettessero nella grafica della locandina il simbolo della Democrazia Cristiana (il partito che più o meno ha governato negli anni in cui sono avvenuti gli omicidi).
Invia una mail all'autore del commento Dopocena  10/05/2004 12:53:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ragazzi, ma non avete proprio capito una basetta del film???
Accidenti oh.
Io sono anticomunista nella vita, ma questo film, di anticomunista, non aveva proprio nulla.
E "Evilenko" non è un gioco di parole, è il nome del protagonista.
gerardo  10/05/2004 13:43:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, come no! E io mi chiamo Evilini Gerardo, iscritto al PRC...

PS: mi dispiace per te e per il tuo anticomunismo: non sai che ti perdi!...