Marlon Brando 8½ / 10 24/12/2007 11:46:47 » Rispondi Sono ricorrenti i temi presenti nell'ultimo film di Cronenberg, molto bello e appassionante. La poetica del "corpo" cronenbergiana c'è sempre: il corpo, la cui nascita è sempre legata con la sua morte, che nell’ottica realistica e materialista del regista divengono creazione e distruzione, è perennemente al centro dell'attenzione ed è veicolo di un certo tipo di conoscenza: può essere una testimonianza come una via d'accesso per altri mondi e persone. Tutte le attività peggiori che l'uomo può compiere sono segnate sul corpo. A questo proposito la fisicità dei personaggi è resa in modo splendido e i momenti di violenza hanno una certa espressività caratteristica. Alla fine l'unica speranza è scoprire un legame emotivo suggellato da un relazione fisica finalmente non violenta, ma tenera (il bacio), un delicato passaggio dalla carne all'anima.
Peccato solo per il personaggio di Naomi Watts non abbastanza coinvolgente (colpa dell’attrice o della sceneggiatura?) e la vicenda della ragazza incinta morta che importa meno di quello che dovrebbe.