Zero00 8 / 10 24/03/2009 10:03:35 » Rispondi Ecco l'ultimo Cronenberg. L'ultimo cinema di David. Un cinema maturo, pessimista, melò ma che mantiene le distanze. Qualcuno ha persino parlato du un Cronengerg venduto, commerciale, lontano dal suo periodo d'oro (quello di Inseparabili, Crash, M. Butterfly). E invece il cinema di Crony è coerente con se stesso, con le sue tematiche e la sua concezione. I personaggi di EASTERN PROMISES sono personaggi che si nascondono. Che fingono di essere altro. Che si trasformano. Sono personaggi condannati, insomma. La poetica della carne si fa più umana. Quella carne ce ci rappresenta, che cambia, che ci rende metafore di noi stessi. Che siano i tatuaggi, i buchi di una tossica o le rughe e le espressioni di dolore sul volto di una donna. Il cinema di Cronenberg ci dice: non siamo mai quello che sembriamo... e non siamo mai quello che eravamo un attimo prima. Su tutto però c'è il cinema, l'unico mezzo per osservare con occhio distaccato nel caos. Il finale è tutto l'opposto di un happy ending. E' cupo come quello di A History of violence. perchè nel finale si finge e si accetta, e sembra che l'unica via di scampo sia far finta che è tutto ok.