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LA PROMESSA DELL'ASSASSINO regia di David Cronenberg

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elio91     8½ / 10  23/04/2012 20:26:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi spiace dire certe cose ma a volte le medie voto di questo sito mi fanno cascare il morale a terra (per non dire altro). Questo mi succede puntualmente con le opere di David Cronenberg che non esiterei a giudicare fin troppo bistrattate e sottovalutate, specie le ultime da lui dirette.

Eastern Promises è un noir alla Cronenberg: dilatato, denso, crudissimo ma anche elegante. Il canadese si addentra al di fuori del Canada in un mondo distante per spazio, cultura, tradizioni che sarebbe quello della mafia russa in un'Inghilterra opprimente.
I dilemmi morali che l'ottima sceneggiatura scatena non sono pochi e la stessa storia si dipana con lentezza, permettendoci di conoscere personaggi che nel cinema odierno (ahinoi) è raro trovare con tale spessore.
Basti considerare le allusioni omoerotiche frequenti che Cronenberg inserisce quà e là nei rapporti tesissimi tra un personaggio e l'altro (in questo caso tra i due russi Mortensen e Cassel), ma anche la famigerata scena della sauna...

Arriviamo però a Viggo Mortensen, che qui sfodera quella che con ogni probabilità resta la migliore interpretazione di un'interessante carriera: il suo Nikolai Luhzin è un personaggio che sovrasta tutti gli altri, un'enigma vivente contraddittorio e impenetrabile. Merito di Mortensen e di Cronenberg (oltre che ovviamente della sceneggiatura), che non banalizzano un mondo complesso come quello della mafia russa, figurarsi poi semplificandolo rendendoli tutti cattivoni e sadici. In verità Nikolai è il personaggio emblema del film stesso, non potrebbe essere altrimenti; è talmente eccezionale la sua figura che nei capovolgimenti dell'ultima mezz'ora veniamo a sapere di lui tutto e il contrario di tutto, per poi ripiombare nell'enigma nell'inquadratura finale.
Non credo sia un caso che Cronenberg abbia espresso più volte sin dall'uscita del film di voler realizzare fortemente un sequel che con ogni probabilità prima o poi vedremo: Nikolai sembra avere ancora tanto da raccontarci.

Per il resto il film è visivamente spettacolare, e alle lunghe scene lente e infarcite di dialoghi e situazioni mai banali Cronenberg contrappone attimi di una violenza esagerata, cruda, spiattellata senza pietà sin dall'incipit.
Un marchio di fabbrica che però non rende mai la violenza gratuita, tutt'altro: e in una sequenza da antologia come quella della sauna, dove Mortensen e Cronenberg insieme danno vita a un momento di cinema indimenticabile, è facile capire il sottile divario enorme tra un autore come il canadese e tanti altri registucoli che credono di fare film fighi perché con sangue e quant'altro.
Questa sacrosanta sequenza della sauna contiene tutto: una tensione sanguinaria e sessuale insieme, suspance e adrenalina. Cinema allo stato puro. Siamo cosi disabituati a vederne da restare sconvolti forse, e per questo il vecchio zio Crony ci prende alla sprovvista.
Ma faccio un appello: non sottovalutate questo film. Non sottovalutiamo Cronenberg.
Sir_Montero  04/01/2013 18:55:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Totalmente daccordo con te.
elio91  04/01/2013 19:40:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fa piacere!