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SOGNI E DELITTI regia di Woody Allen

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Terry Malloy     7 / 10  06/02/2008 20:15:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono l'ultimo a difendere Woody Allen e questa ultima sua discutibile produzione, ma questi voti bassi mi sembrano eccessivi.
Partendo dagli aspetti positivi io urlerei solo un nome: Colin Farrel.
veramente bravo, applausi meritati e sinceri.
Poi vengono delle splendide musiche e la solita grazia, nonchè arguzia, intelligenza narrativa e ironia di un meraviglioso regista perchè più che un film questo mi è sembrato un elegante esercizio di stile, un manuale per giovani registi su come fare un film come si deve. Per carità è bello, ma ben lungi dal livello a cui ci ha abituati Allen...e quando parlo di livello mi riferisco a "Crimini a Misfatti" o "Harry a Pezzi", non quella mistura sconclusionata di morale da quattro soldi che è Match Point.
Penso che vi sia stato un solo cambiamento fondamentale, che ho apprezzato molto e che in Match Point mi sembra fosse meno lampante o addirittura mancasse, l'Ironia. Una parte fondamentale della vita e un tratto essenziale della narrativa alleniana come di una narrativa che voglia parlare non banalmente della drammaticità della vita.
Allen sta cercando di coniugare due stili, opposti, ma che a lui interessano egualmente: Commedia e Dramma. Troppo violento per gli standard a cui ci ha abituato per trent'anni e quindi incompleto e supponente, Match Point. Troppo semplicistico e fiacco il successivo "Scoop", con "Sogni e Delitti" si ritrova un pò di serietà e serenità che lo rendono un prodotto più che discreto anche se insipido.
Ma su tutto è il messaggio di Allen che non mi piace, o meglio forse il modo in cui lo esplica: la sottomissione del lbero arbitrio a una concezione greca (gli echi alle tragedie ci sono) del Fato che veda l'uomo come un essere in balia della sua natura e nel Male il suo Successo (Amleto...tranquilli ha solo cambiato autore di letteratura preferito), senza via di uscita mi sembra pretenziosa e arrogante, anche se interessante. Basti pensare a quella ambigua volontà di strapparci qualche sorrisetto alle molteplici battute che alludono involontariamente all'omicidio dei due ("che fate lì? progettatte un attentato?"), per capire come i personaggi siano topi in trappola, ben lontani da quella superba introspezione umana che aveva caratterizzato Crimini e Misfatti.
Comunque un'utilità seria questo film la può avere: rivalutate "La Promessa dell'Assassino" e vedete come si fa un noir morale...
giax-tommy  06/02/2008 21:13:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
scusa non ho capito cosa intendi per "il modo in cui lo esplica"?
Tu più che altro critichi ciò che esplica più che il modo con cui lo esplica,se non sbaglio
Terry Malloy  07/02/2008 20:44:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
affatto. studio la tragedia greca, adoro Dostoevskij e Shakespeare come lui e riconosco lo spessore del messaggio, ma non mi ci riconosco.
soprattutto è il modo in cui presenta il concetto, come lo traspone su pellicola, come tratta i personaggi.
giax-tommy  08/02/2008 00:49:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciò che tu critichi nel tuo commento non è come lo traspone il concetto nè come lo presenta bensì ciò che traspone.il mio voleva essere un chiarimento su quella tua frase "il modo in cui lo esplica" perchè tu dopo questa frase parli soprattutto degli argomenti trattati,più che di come l'ha trasposto.non vuole essere una critica,ma semplicemente un modo per capire ciò che intendi
Terry Malloy  09/02/2008 13:51:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il problema è che prima devi parlare di ciò che dice e poi parlare di come lo dice.
certo, sono aperto a opinioni contrastanti!
castelvetro  10/02/2008 20:50:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
d'accordissimo con te...

ora proverò a riguardare "la promessa dell'assassino"