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UN ANNO CON TREDICI LUNE regia di Rainer Werner Fassbinder

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Crimson     8 / 10  19/09/2007 20:00:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Meraviglioso e spietato ritratto, forse uno dei film più duri di Fassbinder, a livello emozionale tocca forse ancor più nel profondo di 'querelle de brest' pur pagando probabilmente una prima parte un pò confusionaria e scialba.
Un'identità contorta e confusa, impossibilitata a districarsi dall'idealizzazione dell'oggetto amato: c'è tanto di borderline nell'eccezionale ritratto di Elvira, interpretato peraltro magistralmente. Un film ridondante di parole, di eccessi, pefino grottesco ma devastante quando vuole.
Dalla suora che legge Schopenhauer al folle Zaiss, una figura distruttiva all'ennesima potenza, che detesta persino sè stessa.
E poi la scena del balletto a-la Jerry Lewis, totalmente folle.
L'impossibilità della felicità, questa parola che non si addice all'essere umano e alla sua relativa imperfezione e incapacità affettiva di poter raggiungere un siffatto stato, specie quando nasce nell'anno delle tredici lune.
Mal digeribile la scena degli sgozzamenti delle mucche.