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GLI INTOCCABILI regia di Brian De Palma

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elio91     9 / 10  30/04/2011 19:51:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vero,non sarà un capolavoro. E di certo neanche il più bel film gangster dato che Il Padrino lo vede col binocolo. Ma non ci posso fare niente,Gli Intoccabili mi affascina da sempre,da quando lo vidi la prima volta neanche troppo tempo fa; adoro l'atmosfera che si respira,il classico buoni contro cattivi che fa da vero e proprio fulcro alla vicenda,l'epicismo di Morricone nella colonna sonora,i tocchi da maestro di De Palma che realizza il suo miglior lavoro con Scarface,adoro De Niro sbruffone e grassoccio nella parte di Al Capone,adoro anche le imperfezioni di questo gran lavoro. Non so perché ma tant'è.

I personaggi sono verissimi (Al Capone,Ness) ma la storia è romanzata in modo tale da renderla cinematografica,e effettivamente la sceneggiatura è buonissima pur con le sue pecche,non dimentichiamo che l'aveva scritta uno che aveva preso da poco il Pulitzer.
La forza de Gli Intoccabili è di essere stato concepito da De Palma più come un western che come un film di mafia; non a caso una delle migliori scene è quella in cui i 4 si trovano a cavallo. Però la ricostruzione degli anni del proibizionismo, e la storia di questi quattro uomini diversissimi tra loro che cercano in tutti i modi di seguire la legge in un paese dove vige solo la legge di Capone,è affascinante a modo suo,ti da la carica in un certo senso.
Si patteggia per i buoni,anche se lo charme di un De Niro/Capone macchiettistico è palese (indimenticabile,e compare solo dieci minuti si e no!).
Poi il regista supera uno dei più grandi ostacoli della sua carriera: la freddezza. Difatti ci si affeziona ai personaggi,per quanto non esplorati a fondo come di dovere,e per merito anche delle musiche del maestro Ennio ci si trova ad essere commossi quando si deve esserlo.

Con una sceneggiatura più dettagliata e approfondita ne sarebbe venuto fuori qualcosa di più,De Palma tecnicamente è un gigante e qui si nota.
La celeberrima scena-omaggio alla Corazzata Potemkin non è slegata dal contesto e grazie al sapiente uso del rallenty e del sonoro diventa più che un omaggio messo lì per tappare qualche buco (non c'erano soldi per fare un' altra scena con dei treni),prende corpo e anima divenendo una sequenza indimenticabile.
Ma non ci si può lamentare più di tanto: il film è nato per essere un successo commerciale,fatto ad uso e consumo del pubblico quindi. Intelligentemente De Palma non si svende,la sua è sempre una regia di qualità e questa pellicola di certo è di grande pregio.

E un bell'oscar Morricone se lo doveva prendere; pensare che qui non è al suo meglio e comunque la sua è una partitura di un altro pianeta fa capire molte cose.

Lo voglio dire anch'io, giustamente se lo dicono tutti: "Sei solo chiacchiere e distintivo,chiacchiere e distintivo!"