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BATMAN - IL RITORNO regia di Tim Burton

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Dom Cobb     4½ / 10  15/02/2014 14:38:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' Natale a Gotham City, ma a differenza del resto del mondo, le persone non sono più buone; casomai, sarà vero il contrario. Nelle vie e nelle piazze infarcite di decorazioni natalizie fino alla nausea si consuma lo scontro fra Batman, il supereroe pipistrello, e il deforme Pinguino, che attraverso la collaborazione con un industriale senza scrupoli, tenta di mettere in atto un terribile piano. Fra loro si pone la squilibrata Catwoman, anche lei in cerca di vendetta ma costantemente in bilico, nella sua instabilità mentale, fra bene e male...
Sulla scia del successo del suo primo lungometraggio sull'Uomo pipistrello, il nostro Tim Burton si ritrova nuovamente a tirare le fila di uno spettacolo tratto da un fumetto; stavolta, però, quel volpone preferisce prendere anche il posto di produttore in modo da togliere di mezzo qualsiasi freno alle sue pulsioni registiche da capogiro e alle sue bizzarrie stilistiche degne di uno strafatto di droga. Il risultato si vede, e a mio parere è ancora più ridicolmente grottesco del primo.
Fatte le dovute considerazioni sullo stile burtoniano, che troverete nella mia recensione del capostipite di questa serie, il resto del film ne segue come la solito la scia, fra scenografie al metà fra il fiabesco e il farsesco, una fotografia ancora più fredda e cupa del predecessore e personaggi psicotici da strapazzo, che non fanno altro che ridere, fare strani versi, parlare per doppi sensi e comportarsi in modo malato per tutto il tempo. E in tutto questo casino di deformità e di pazzia, si perde proprio il pezzo più importante, ossia lo stesso Batman, relegato a una figura di contorno, quasi una mera comparsata, poco presente e caratterizzato ancor meno.
Tutto normale, però, direte voi: in fondo, tutti questi elementi erano già presenti nel primo Batman, cosa c'è di tanto diverso in questo? Be', di diverso c'è che aumentano gli spunti involontariamente comici, e quelli che nel primo erano semplicemente stupidi, qui diventano idioti all'ennesima potenza.


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Insomma, ci sono così tanti elementi tipicamente burtoniani che è impossibile prendere tutta la faccenda sul serio, complice una sceneggiatura sfilacciata e poco interessante, che affosserebbe il film ancora di più se non ci fosse il prode Burton ad intrattenere lo spettatore con risate a crepapelle dall'inizio alla fine (devo ancora decidere se si tratta di un complimento). E qualunque tematica insita in una storia del genere che avesse la potenzialità di venire approfondita come Cristo comanda


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viene abbandonata a favore dei soliti virtuosismi che non riesco a farmi piacere, ma che gli altri ritengono delle genialate (apprezzerei vivamente che qualcuno me ne spiegasse la ragione).
Sotto la regia di Burton, gli attori si scatenano in interpretazioni che a momenti li riducono a macchiette uno più dell'altro (ad eccezione del solito, bolso Michael Keaton), e neanche la presenza di un mostro come Christopher Walken è in grado di salvare la baracca, che va inesorabilmente a fondo e a fondo rimane.
L'unica nota positiva, a parte la massiccia dose di ridicolo involontario(?), è il ritmo sostenuto nella parte finale, ma per il resto, il vero cinema d'intrattenimento, perché al massimo di questo si tratta per me, è da un'altra parte.


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scantia  15/02/2014 18:54:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
può anche non piacerti lo stile burtoniano, ma che addirittura personalizzare un film attraverso una propria idea estetica diventi un difetto mi sembra assurdo, (e il commento giovanardiano sullo strafatto di droga preferisco lasciarlo passare così...una svista momentanea, dai).
Stesso discorso per gli spunti "involontariamente comici", i personaggi ridotti a macchiette, le donne che cadono dal trentesimo piano e tutto il resto: è chiaro che si sta parlando di un fumetto, sì? Ha senso pretendere realismo e una grave serietà nel trattare le vicende di un uomo che si maschera da pipistrello per combattere il crimine? Non sarà che tutti questi difetti involontari al contrario rivelino questa ironia di fondo?
Tutto il cinema di Burton presenta la costante del tema fiabesco, dell'interesse per il "freak" (il che forse suggerirebbe il motivo per cui l'interesse dell'autore è più indirizzato verso i cattivi rispetto all'eroe di turno...) questa incursione nel mondo di Batman non fa eccezione, motivo sufficiente per considerarlo qualcosa di diverso da..."cinema d'intrattenimento" che è poi l'errore di fondo: pretendere di giudicare il film con i parametri sbagliati.
Se non si fa lo sforzo di entrare nella poetica dell'autore meglio affidarsi ai piatti blockbuster di Nolan in cui con atmosfere gravi ed epiche si cerca di far passare per realistico un uomo-pipistrello che combatte i malvagi per salvare il mondo.
Torok_Troll  15/02/2014 19:36:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I film di Nolan sono un qualcosa di imbarazzante, solo per la premessa assurda e ridicola di fondo: trasportare nella "realtà" un eroe dei fumetti. Allora a 'sto punto tantovarrebbe rivedersi i 2 film di Shumacher che, almeno, sono consci della loro natura irrrealistica e non si prendono mai troppo sul serio.
Dom Cobb  15/02/2014 23:53:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Su Schumacher ti do ragione: infatti, nonostante io li consideri ridicoli quanto quelli di Burton ed altrettanto risibili, li ritengo più onesti nel loro non prendersi affatto sul serio e nel loro trattarsi da giocattoloni sopra le righe. Comunque, io non idolatro il Batman di Nolan, semplicemente mi fa passare un paio d'ore di intrattenimento molto meglio di quanto lo facciano questi lungometraggi più vecchi.
deliver  11/06/2014 12:06:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E menomale che Burton lo ha prodotto, perché questo non è un semplice film su un supereroe, bensì una riflessione sul confronto/scontro tra normali e freak !
Se non ti piace lo stile di un regista, non per questo bisogna scrivere recensioni sprezzanti e prive di qualsiasi contorno di obiettività.
Rispetto al primo Batman, questo e' un film molto personale. E personalizzare una storia, non mi sembra un crimine !
Dom Cobb  11/06/2014 20:52:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi spiace, ma se non mi piace lo stile del regista, non posso neanche far finta di niente e comportarmi come se il film mi fosse piaciuto. Certo, riconosco che le scenografie e la fotografia e il lato tecnico in generale siano tutt'altro che disprezzabili... ma davvero, non posso dire altro senza apparire ipocrita. Preferisco andare controcorrente e rimanere onesto.
Inoltre, è inevitabile scrivere recensioni non obiettive, dato che di recensioni 100% obiettive non ne esistono e non ne esisteranno, né ora né mai... qualsiasi commento o recensione è e sarà sempre influenzata da una vision prettamente soggettiva.