caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

BALLA COI LUPI regia di Kevin Costner

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Samsam     8 / 10  19/06/2006 20:14:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che si può dire di nuovo a proposito di questo filmone? Interessante la scelta, forse un poco furba, dell'approfondimento del rapporto soldati-indiani d'America, Si sa che i membri dell'Academy avranno sempre a cuore gli indiani e il Vietnam, e in minima parte le problematiche della gente di colore. Io però ho trovato lo svolgimento a volte banale. Il solito buono e cattivo, la cattura del cuore dello spettatore con il lupo ed il cavallo amico, i soldati troppo cattivi e soprattutto beceri e sempre pronti a torturare i più deboli, cosa che si ripresenta anche nella seconda opera del regista, L'uomo del giorno dopo. Cosa gli avrà fatto mai, l'esercito, a Kevin?
Come tutti i tre film girati da Costner la regia è molto semplice e squadrata. Chi ama i campi lunghi, le atmosfere lente, i paesaggi sconfinati, i primissimi piani (molti di Costner stesso...) e niente di più è soddisfatto. Chi ama una accennata fantasia di inquadrature durante la visione di una qualsiasi pellicola credo si sia addormentato senza ritegno.
Il film quindi si "ridurrebbe" a cinque lunghe massacranti ore di proiezione, se non fosse spalleggiato da una sceneggiatura pronta, imponente e dettagliatissima, adatta per far volare la mano "inesperta" del regista, amante egli stesso dei dettagli e in maniera quasi maniacale.
L'unica sequenza mozzafiato è la caccia ai bisonti, ma forse il merito va agli operatori, più che a Kevin, intento a galoppare come un pazzo nel branco...
Graham Greene è un saggio stupendo e simpaticissimo, Mary McDonnell ottima squaw bianca (banalità della sceneggiatura infilare una normale storia d'amore del protagonista, era meglio rimanesse solo...).
Se si cercano approfondimenti e documentazioni su come siano andate realmente le cose tra indiani e soldati approvo il commento che incita a vedere "Soldato blu", film molto più diretto e crudo di questo.
Vedere il film commentato dal regista in originale ricorda molto la assidua presenza davanti all'obbiettivo di un nostro ex personaggio politico... e la sua adorazione di sè stesso. Non esiste nell'ambiente cinematografico un essere umano più vanitoso di Kevin Costner! Sfiora addirittura il ridicolo.
Voto 8 per: la scenografia, le ricostruzioni dell'epoca, i fantastici cavalieri reclutati per la caccia ai bisonti, la fotografia, gli splendidi cavalli e le varie bestioline che giravano per il campo indiano, quindi premio anche alla cura prestata dal regista affinchè gli animali presenti sul set non si ferissero.
In più per alcune sequenze veramente d'effetto...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER