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BALLA COI LUPI regia di Kevin Costner

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Lucignolo90     8 / 10  30/12/2012 16:07:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vera e propria epopea vissuta da un ufficiale nordista che per puro spirito d'avventura si spinge oltre la frontiera, incurante del pericolo che la presenza degli indiani potrebbe comportargli. Scoprirà col tempo che il vero pericolo è rappresentato dai suoi stessi simili e cambierà totalmente identità e modo di vivere.

Il film che apri le porte a Hollywood all'allora solo attore Kevin Costner: primo film da regista e subito 12 nomination e 7 oscar vinti (tutti i più importanti attori esclusi solo in nomination, ivi compreso uno vinto a lui per la regia).


E' un film che può piacere oppure no per più di un motivo: uno per esempio è che il film vive di "luce propria" grazie all'ottima storia e non deve far leva solo sulle interpretazioni per arrivare al cuore del pubblico.
E' una specie di film della vita per Costner e si vede la cura maniacale per ogni dettaglio e per presentare un prodotto il più eccelso possibile: infatti c'è una fotografia stupenda, una colonna sonora grandiosa di John Barry, bella melodica nei momenti di stasi e tambureggiante in battaglia, battute e grandi silenzi al momento giusto che creano empatia nello spettatore verso i personaggi.


Insomma un prodotto egregiamente pensato, diretto e confezionato....nulla da dire, magari se si vuole proprio puntualizzare...2 ore e 50 non sono proprio una passeggiata anche se non pesano più di tanto, forse potrebbe creare un pò più di prurito la lieve sensazione di retorica nelle fasi finali del film, ma niente di grave


Se pensate di vedere sparatorie, saloon, boccali di birra in frantumi vi rimando piuttosto a un più recente western sempre di Costner, "Open Range" (2003...tral'altro moooolllto bello con sparatorie epiche)
Questo invece è tutto tranne questo: è un classico anti-western per come l'abbiamo sempre immaginato (col bianco eroe e l'indiano assalitore e malvagio), una vicenda umana ed esistenziale prima di tutto, e una rilettura in chiave moderna di un periodo storico poco edificante degli Stati Uniti d'America, perciò scordatevi Ford, Mann, Peckinpah e compagnia bella...