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LA VITA E' BELLA regia di Roberto Benigni

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ferzbox     8½ / 10  01/06/2016 17:26:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avrei potuto commentarlo dal primo giorno che mi sono iscritto su filmscoop, però ho sempre voluto aspettare per far passare un pò di tempo e rivedermelo a parecchia distanza da quel dì che uscì nelle sale cinematografiche.
Questo perchè avendo lavorato nel set, e quindi avendo visto girare la maggiorparte delle scene nel campo di concentramento (in realtà una fabbrica abbandonata nella Valnerina), non riuscivo a cancellare quella patina sottile che mi contaminava la visione; non riuscivo ad estraniarmi completamente e di conseguenza non riuscivo a vedere la pellicola con gli occhi dello spettatore medio; oltre al fatto che, oltre a farmi un mazzò per la gestione delle comparse, mi avevano anche preso per fare una dele tante comparse che gestivo; così mi ritrovai ad essere pure uno dei tanti ebrei prigionieri.......
Al di là dell'esperienza bellissima dovetti rinunciare quindi all'estranietà dal film....almeno fino ad oggi.
Ieri mi sono rivisto questo piccolo gioiellino italiano, capace di commuovere in più momenti, sopratutto nella bellissima scena di chiusura, dove Benigni riuscì secondo me a superare se stesso, mostrando al mondo quanto il nostro paese era in grado di carpire piccoli e grandi valori con grande intensità emotiva....
Il film non sfocia mai nella drammaticità più esasperata; dopo una primissima parte molto divertente e introduttiva la pellicola immerge lo spettatore nel clima cupo e triste della prigionia subita dagli ebrei per opera dei nazisti, ma senza mai dimenticare la presenza di Josuè, il piccolo bambino di 5 anni, figlio del protagonista Guido, convinto che il posto dove si trovava fosse una sorta di campo vacanze dove si gareggiava in vari giochi a punti; creare un eccessiva tensione drammatica avrebbe spezzato il clima favolesco che il film voleva dare, quindi si vive il tutto con commozione e tenerezza, rispetto e dignità, ma mai sottolinenado quanto fossero effettivamente calpestati i diritti umani, donando allo spettatore la stessa goia che provava il bambino, cercando di trovare qualcosa di umano in un contesto che di umano non aveva nulla....
Ricordo che una volta Benigni disse che per vedere quanto sia più bella l'umanità rispetto alla crudeltà sarebbe stato sufficente vedere il sorriso e l'ingeniutà di un bambino come quello del film; supera qualsiasi atto disumano e spietato.....
....e cacchio.....è proprio vero.....
A mio parere il film più significativo ed importante dell'attore toscano......nonchè meritevole senza alcun dubbio dei premi conquistati....