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LA RAGAZZA DI BUBE regia di Luigi Comencini

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Terry Malloy     8 / 10  19/07/2012 01:19:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il pregio del leggendario romanzo di Cassola era di raccontare la Resistenza dalla prospettiva di una ingenua fanciulla innamorata di un giovane ingenuo partigiano.
La storia permetteva di far risaltare il contrasto tra la semplicità disarmante della vita quotidiana degli italiani e l'orrore sofisticato della lotta, della guerra, della Storia.
I personaggi (splendidi) dello scrittore romano sono esseri in balia degli eventi, e non riescono ad essere attivi, perché non ne possiedono i presupposti. Anche i personaggi della Viganò sono ingenui e semplici, ma in base agli orrori che hanno subito diventano parte attiva del processo di morte della guerra, divengono partigiani. Lottano per se stessi e il mondo.

Il film di Comencini è una perla del nostro cinema, dimenticata (questi film ormai non li conosce nessuno), ma ancora splendente. Splendente come gli attori, in primis la più grande italiana di sempre, Claudia.
Splendente per le musiche del grandissimo Rustichelli, che già negli anni Sessanta mostrava il suo grande talento. La grandezza di questi film era la loro semplicità, il loro raccontare la verità, il loro soffermarsi sulle cose belle di quegli anni terribili, di quegli anni appena passati.

E la cosa più bella è il sacrificio vincente di Mara, un memorabile, intenso, indimenticabile personaggio della nostra cultura, su cui sarebbe stato bello auspicare che tutti i futuri cittadini della Repubblica italiana avrebbero fondato la loro identità e il loro percorso verso il bene comune.