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SCHINDLER'S LIST regia di Steven Spielberg

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Invia una mail all'autore del commento gidansheva     10 / 10  08/12/2008 23:25:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certi film non sono immediati, bisogna vederli più di una volta per apprezzarli al meglio. E questo è uno di quelli, o almeno lo è stato per me. La prima volta che lo vidi non mi piacque: troppo lungo, troppo triste, noioso in generale. Lo liquidai velocemente. Qualche anno dopo mi ricapitò sotto gli occhi, e già fu una sensazione nuova. L'ho rivisto ieri, per la terza volta, e sono sinceramente convinto che sia un capolavoro assoluto del cinema. E' semplicemente perfetto, maestoso nella sua estrema drammaticità, profondo e complesso nell'analisi delle diverse leggi morali che i protagonisti seguono. In questo senso, secondo me la pellicola tocca l'apice nel dibattito tra Schindler (Liam Neeson) e Amon (Ralph Fiennes) su cosa sia il potere, un dialogo monumentale, che spazza via qualsiasi retorica e giunge dritto alla verità, al grande principio morale su cui si fonda tutta la vicenda. Si può discutere, dubitare di tale assoluta rettitudine morale che, mi rendo conto, puzza alquanto di bruciato conoscendo un po' l'uomo e la sua natura. Potremmo tirare fuori il filosofo che è in noi, ma sarebbe tutto oltre il film, sarebbero discussioni a posteriori. Rimanendo al film, ci troviamo obiettivamente di fronte a un capolavoro del realismo, dove ogni attore è perfetto nella sua imperfezione, nel suo essere umano, e quindi nel suo avere dentro una complessità impressionante, una molteplicità di pensieri e sentimenti impossibili da indagare tutti insieme. In definitiva è realista nel suo non celare nulla: la cruda verità è mostrata così come si presenta, morale compresa.

"Il vero potere non è poter uccidere, ma avere tutti i diritti di farlo e trattenersi"