phemt 6½ / 10 30/07/2009 15:01:18 » Rispondi Secondo giallo seventies per Martino dopo Lo Strano Vizio della Signora Wardh dove uno dei biglietti mandati alla Fenech recitava proprio la frase che da il titolo a questo giallo interessante si ma poco esaltante…
Una delle tante trasposizioni (più o meno libere) da Il Gatto Nero di Poe nelle mani di Martino si trasforma in un giallo poco riuscito sul lato della tensione e incompiuto riguardo ad una sensualità che sembra castrata e tenuta a bada con il freno a mano (ma forse la censura ci ha messo le forbici)…
Bene il cast dove brilla la sempre splendida Edwige e una intensa Strindberg, interessante anche lo score musicale, ma il film non acchiappa, gli eventi che si seguono sullo schermo sembrano casuali e senza grande relazione causa-effetto, il ritmo non aiuta e non tutte le cose sono poi così sensate…
Va però riconosciuto a Martino di aver in un certo senso anticipato Profondo Rosso (l’omicidio della Bonaccorti versione prostituta) e i deliri del Jack Nicholson alla corte di Stanley Kubrick…
Per appassionati del genere ma Martino negli anni settanta ha fatto di meglio!