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IL FIUME DEL GRANDE CAIMANO regia di Sergio Martino

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76eric     5½ / 10  12/02/2011 14:05:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il successo planetario strameritato di Spielberg con "Lo squalo", ha generato una sorta di reazione a catena fra i registi nostrani e non, per ciò che concerne i monsters-movie, un pò come il "Per un pugno di dollari" dell' icona Leone per i western o "La ragazza che sapeva troppo" del grande Bava per i thriller all' italiana ad esempio.
Tornando al film del bravo e prolificissimo Martino, che nella sua carriera ha sperimentato più generi, "Il fiume del grande caimano" è proprio una sorta di copia carbone della pellicola di Spielberg, con l' aggiunta della variante data dall' irrinunciabile scontro che verrà a crearsi tra l' avida, materialista cultura dell' uomo bianco e la realtà esotica e selvaggia del luogo.
L' ambientazione tropicale è veramente affascinante ed alcuni inquadrature di paesaggi danno il senso di incontaminato, anche se la prova del 9 della pellicola era data dalla realizzazzione del mostro marino, che a ben vedere, nonostante sia da tener presente l' inconsistenza del budget a disposizione, riesce comunque ad avere una qualche immagine ad effetto. Molte altre sequenze ( le più a dire il vero) però sono veramente ridicole che non possono non fare sorridere.
Di questo film di Martino, che chiude la trilogia avventuroso-orrifica cominciata con "La montagna del D*o cannibale" e proseguita con "L' isola degli uomini pesce", ho apprezzato come dicevo in precedenza lo scontro che inevitabilmente accadrà tra l' uomo bianco, che con la sua vena di conquistatore ed il suo senso di superiorità vedrà nella bellezza del luogo un ottimo motivo per investire ed arricchirsi; e gli indigeni del luogo che in un primo momento assecondano il volere dei primi, ma che una volta saputo del risveglio del loro D*o del male, non faranno mancare la loro rivolta nei confronti degli invasori.
Nel cast da segnalare la presenza della bellissima Barbara Bach, del veterano Mel Ferrer, di Claudio Cassinelli colui che capisce fin da subito che c'è qualcosa che non quadra e che fa un pò il Brody della situazione, ed infine come non menzionare una giovanissima Lory Del Santo che anche qui non ci penserà nemmeno 2 volte a liberarsi dell' ingombrante canottierina.....
Come già detto la principale pecca riguarda la scarsa cura degli effetti che in alcuni momenti riuscirebbero persino a far dimenticare quel determinato tot di interesse che la trama potrebbe suscitare e per il sottoscritto è un elemento significativo troppo importante. Fondamentale.
Da vedere a tempo perso e per gli inossidabili cultori dei monsters-movie dei tempi che furono e non. Ma c' è ben di peggio in giro.