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L'ASSASSINIO DI UN ALLIBRATORE CINESE regia di John Cassavetes

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7½ / 10  16/03/2014 22:36:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Escursione nel cinema gangster che si ripeterà 4 anni più tardi con una Rowlands in versione ‎Jean Reno e con un commento sonoro più insistito nell'accentuare la drammaticità degli eventi. Questo più cassavetiano, pulito dall'accompagnamento, sa più di improvvisato, trabocca realismo, come gli improbabili sketch sul palco del night club, resta simbolico il volto rassicurante di Gazzara, che non si scompone neanche nel momento in cui realizza di essere finito dentro il giochino mortale della mafia. Quell'impronta di efficace amatorialità ricercata anche da Affleck nell'ultimo 'Argo', per imprimere 'vissuto' agli anni '70. Immancabile Cassel, torna anche il kubrickiano Timothy Carey, assente credo per l'unico film di Cassavetes, la coniuge Rowlands.