AMERICAN GANGSTER regia di Ridley Scott

andreapau     8 / 10  05/02/2008 10:50:33 » Rispondi
....entro in prigione con james brown,black&proud,e ne esco con 50 cent....
come a dire che il tempo non si ferma e cambia le cose,in un modo che non le puoi riconoscere e non è detto che ti piacciano.
è vincente la scelta di scott,di raccontare una storia di mafia secondo lo stile del maestro scorsese.
un clichè collaudato ma imprescindibile.
se dovessi cercare un aggettivo per definire questo film,credo che direi "misurato"...ma anche "aderente"
aderente nell'analisi sociologica del periodo e misurato nel rendere digeribili gli inevitabili stereotipi.
pero' è anche "profetico","parallelista","rivoluzionario"...
perchè è profetico il testamento del boss,criminoso ma parallelo al mercato ufficiale,e rivoluzionario perchè mai un negro era stato investito di tanta grazia.
una specie di supereroe senza paura e con macchia lavabile,un misuratissimo anti superfly,una spugna che assorbe il meglio dell'internazionale delinquere e del sogno americano tutto mogliettina,casetta, impresa e valori.
è straordinario il dualismo tra washington e crowe,sottile e parallelo,con un frank uomo piu' risoluto seppur criminale,e un problematico richie seppur onesto poliziotto,uomo alla deriva.
è una sfida sottile,non è deniro-pacino in heat,non è mezzogiorno di fuoco,è psicologia e rispetto reciproco,è due mondi a confronto,il bene e il male che si rendono difficilmente etichettabili,in definizioni veramente poco universali...è piu' simile a rourke-sato nell'anno del dragone,duello finale a parte.
è,per dirlo in poche parole,piu' aderente.
american black gangster(essere black puo' farti arrestare per borseggio e spaccio,ma è un alibi quando sali il livello della cupola,perchèil razzismo striciante e camminante rende un negro incapace di tanto ardire sociale...e il sistema è vittima dei propri pregiudizi e della propria retorica),si colloca a mio avviso tra i grandi polizieschi della storia del cinema,quasi a livello di scarface,penalizzato soltanto dalla ridondante produzione cinematografica attuale riapetto a 25/30 anni fa.