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DOPO MEZZANOTTE regia di Davide Ferrario

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carmy71     6 / 10  16/06/2004 15:42:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diciamo che fino al finale l'ho trovato originale, spiritoso, delizioso, alcune scene sono davvero molto carine e divertenti.... ma con il finale direi che mi è scaduto parecchio soprattutto la scena del furgoncino con un cartellone pubblicitario.. .se la poteva tranquillamente risparmiare! Ma perchè bisogna a tutti i costi inserire la politica??? Mi sembra veramente un modo patetico di dire la propria con questi mezzucci..
e anche il finale della storia in se si perde un po', diventa confuso e poco incisivo come invece lo era l'inizio.. in ogni caso il cast è davvero fantastico
personaggi ben descritti e ben caratterizzati, complimenti!!
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  16/06/2004 15:54:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
guarda che era una battuta, non mi sembra il caso di prendersela tanto!
Noemi  16/06/2004 15:57:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me era semplicemente una battuta sull'onnipresenza del soggetto in questione in tutti i muri delle città d'Italia. Senza andare a cercarci chissà quale velato significato politico, se accendendo la tv c'è lui, leggi i giornali e parlano di lui, esci per strada e vedi dei manifesti con la sua faccia... beh...
paul  16/06/2004 18:13:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
concordo con lotito e noemi...e aggiungo che io non sono di destra, ma l'ho visto insieme a due miei amici di destra che hanno riso a crepapelle. E poi scusa, tu vorresti morire con davanti quel volto? Io preferirei con davanti una bella gnocca...
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  17/06/2004 09:00:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ma pure qualsiasi altra cosa davanti!!! secondo me ci stava bene, era un tocco di lucidità, di attualità, in un film completamente onirico!
gerardo  17/06/2004 11:12:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tutto il film era "politico". Come sempre in Ferrario. I personaggi sono delle spore marginali provenienti dalla periferia, essa stessa distaccata dal centro borghese, curato come il salotto buono dove ci s'inventa i giochi di luce per impreziosire maggiormente la città ottocentensca e umbertina, regale e aristocratica, ben distinta dal luogo altro della periferia, inferno realistico dove confinare gli indesiderati come l'Angelo e quelli come lui. Più politico di così?!
E poi il film nel film, Torino agli inizi del secolo, nel montaggio parallelo della città umbertina, che mostra una società borghese o ancora nobile (Torino ex capitale) nelle attività ludiche e l'inizio della grande industria, e la città attuale, invasa dalla barbarie della grande distribuzione commerciale, ma con la grande industria ormai in decadenza e gli operai - questi straccioni... - a manifestare. Berlusconi di passaggio è il soggetto meno politico del film.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  20/06/2004 12:02:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sottoscrivo.
gerardo  23/06/2004 21:46:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie.