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NEL CENTRO DEL MIRINO regia di Wolfgang Petersen

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Spotify     7 / 10  17/07/2016 21:17:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel poliziesco anni 90 con un Clint in gran forma nonostante all'epoca avesse già 63 anni. La trama è quella classica dei polizieschi americani, di conseguenza nulla di nuovo in tale ambito come d'altronde nulla di innovativo neanche riguardo il nocciolo centrale della sceneggiatura che narra di questo ex addetto alla scorta del presidente degli USA Kenndy, che vive da 30 anni col rimorso per non essere riuscito a evitare l'assassinio del leader americano. Quando poi si ripresenta una situazione analoga, col misterioso killer che apre anche un dialogo col poliziotto, quest'ultimo vedrà l'opportunità di redimersi. Certamente non ci troviamo di fronte ad un prodotto originale, però il regista Wolfgang Petersen riesce non a far pesare la cosa più di tanto, in quanto si gioca benissimo le carte della caratterizzazione dei personaggi e della narrazione. Riguardo il primo elemento, il regista fa un ottimo lavoro, rendendo interessantissimi e affascinanti i rispettivi personaggi di Frank Horrigan e Mitch Leary, dove ognuno ha una sua psicologia ben definita. Oltretutto sembra quasi che ci sia una simbiosi perfetta tra i due protagonisti, come se l'uno fosse complementare dell'altro, come se entrambi abbiano un bisogno reciproco di confrontarsi visto che da un lato abbiamo la determinazione e il buon senso di Horrigan, dall'altro la pura follia di Leary. In conclusione il director inscena il duello tra i due uomini in maniera quasi impeccabile, facendo trasparire suspense anche quando i due protagonisti stanno semplicemente parlando al telefono. Per quanto riguarda la narrazione, si può dire che è molto fluida, scorrevole, ma al tempo stesso anche serrata. Si alternano bene i momenti dove c'è più pathos e più action e i momenti più calmi e tranquilli. La storia è raccontata con molta disinvoltura, senza forzature, Petersen si è affidato solo all'esperienza e ha fatto centro. Poi c'è anche una storia d'amore che si viene a creare e nonostante la disapprovo totalmente in sede di sceneggiatura, il regista riesce comunque a inserirla bene nel quadro finale. Le 2 ore passano veloci, non ci si annoia mai e non è presente alcuna fase di stallo. La tensione, oltre nelle già citate conversazioni telefoniche tra i due uomini, si respira in diversi frangenti, primi fra tutti quelli delle scene d'azione, le quali sono girate benissimo e trasmettono forti emozioni. Troppo belle in particolare le sequenze in cui Horrigan e Leary si ritrovano faccia a faccia. Il finale è abbastanza scontato si, però riesce lo stesso a infondere eccitazione e apprensione per le sorti del nostro poliziotto. Il cast si rivela parecchio efficace: Eastwood da l'ennesima conferma che è un attore portato per questi ruoli, dimostra molta dimestichezza con l'azione e l'età ormai non più giovanissima non da comunque grossi problemi. Palesa poi un carisma invidiabile per qualsiasi attore e recita con una spigliatezza notevole. Manifesta anche, come tante altre volte, una buona versatilità passando da momenti in cui risulta molto simpatico ad altri dove è letteralmente in stato di trance. Buone le espressioni così come l'interpretazione dei dialoghi. Bella prova anche di Malkovich, la quale candidatura all'oscar però, mi è sembrata un poco eccessiva. Per carità, l'attore di Christopher recita con grande intensità, però manca quel guizzo in più. E, dal mio punto di vista, c'è un motivo dietro a tutto questo e cioè che l'interpretazione di John l'ho trovata un tantino forzata, in alcune sequenze è eccessivamente sopra le righe e questo per me, ne penalizza il risultato finale. Per il resto se la cava bene con ottime espressioni e grande interpretazione dei dialoghi. La fotografia è senza infamia e senza lode, poteva certamente essere più caratterizzante. Sulla sceneggiatura ho qualche perplessità: innanzi tutto, come già ho citato prima, non condivido l'immissione della storia d'amore, secondo me non c'entra proprio niente, funge solo da intralcio
alla vicenda principale, anche perchè non è propriamente approfondita dallo sceneggiatore Jeff Maguire. Altra cosa che non ho apprezzato è stata la parte dove Horrigan e Leary parlano al telefono con Leary che si innervosisce in una maniera troppo inverosimile dopo che l'agente gli dice determinate cose. Situazione un po' troppo forzata. E ancora, come già ho detto prima, l'originalità non è di casa. Per il resto l'impianto narrativo funziona, molto semplice ma scorrevole e fluido ed i dialoghi sono probabilmente l'elemento migliore di questo screenplay che comunque non meritava, secondo me, la candidatura agli Academy Award.

Conclusione: poliziesco di puro intrattenimento, riesce nel suo intento cioè far "divertire" lo spettatore. Ben girato e ben interpretato, si eleva sicuramente nel suo genere però non possiede quel guizzo che faccia gridare ad uno splendido film. 7+ .