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MANNAJA regia di Sergio Martino

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  18/03/2011 16:07:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per restituire vigore ad un genere agonizzante Sergio Martino si affidò ad una buona dose di violenza e a Maurizio Merli,attore in quel periodo sulla cresta dell'onda soprattutto per via dei numerosi "poliziotteschi" che lo videro protagonista.Purtroppo il pubblico non rispose alla valida proposta del regista romano,per poi rivalutare la pellicola negli anni a venire.
"Mannaja" è uno spaghetti-western crepuscolare e rabbioso, dalla sceneggiatura compatta affollata da figure feroci piazzate in un territorio lurido,perennemente fangoso,appestato dai miasmi di una miniera di proprietà dello spietato Ed McGowan,interpretato con autorità da Philippe Leroy, allora famosissimo per essere l'avventuriero Yanez,ossia il fidato braccio destro di Sandokan nell'omonima serie televisiva.
Martino offre ritmo e buoni colpi di scena ,pur dovendo fare i conti con tradizioni consolidate che il genere impone, non scivola mai nella trappola del clichè a buon mercato,inoltre può contare su un Merli che rende bene nella figura del pistolero solitario in cerca di vendetta e costretto a prendere atto che l'obiettivo della sua rappresaglia sarà un altro,ben più infido e spietato.
I primi piani sugli sguardi dei protagonisti si sprecano,campi lunghi di un certo effetto su terre desolate e una colonna sonora evocativa, per quanto intonata in un inglese un po' "maccheronico",ricreano l'irrinunciabile clima "macho" da frontiera.Da segnalare l'apprezzabile montaggio che raggiunge il proprio apice nella scena in cui vengono alternate la festosa ed ammiccante esibizione di alcune ballerine con il vigliacco assalto alla diligenza.
Davvero un buon lavoro che ha l'unico difetto di essere uscito in un periodo in cui il genere non tirava quasi più.