Filman 8 / 10 13/04/2018 16:30:12 » Rispondi SWEENEY TODD: THE DEMON BARBER OF FLEET STREET non è la perfetta trasposizione dell'opera teatrale sul grande schermo ma è il perfetto accordo tra le due arti, rispettate alla stessa maniera e premiate con la stessa importanza all'interno del film. Questo approccio soppesa vari aspetti, tra cui le location racchiuse da quattro mura o da un ridotto cono visivo, le soluzioni narrative tipiche della tragedia, l'utilizzo di pochi attori e i molti atti cantati, per compensarli contemporaneamente con altri, ossia un indirizzo visivo fortissimo (quello dark, cupo e freak di un sempreverde Tim Burton), un'estetica moderna (a tratti sperimentale) affidata al formato digitalizzato e un impatto emotivo capace di sfondare certi muri solo con il linguaggio cinematografico. Anche se è comune trovare nei musical adattati dal palcoscenico allo schermo, per via del periodo storico in cui nasce il soggetto, temi sociali indissolubilmente legati al contesto temporale, questa risposta così violenta alla prima società industrializzata e alla malvagità della sua visione classista, oltre ad una notevole originalità, esprime un soddisfacente senso di atemporalità, sempre ricercato dall'autore per mezzo delle sue atmosfere gotiche.