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L'UOMO, LA DONNA E LA BESTIA - SPELL, DOLCE MATTATOIO regia di Alberto Cavallone

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Sanjuro     10 / 10  14/11/2007 11:36:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se vi capita a tiro: compratelo subito.! Innanzitutto direi che i paragoni più efficaci siano con il cinema di Bunuel e Fellini, ovviamente è tutto ridimensionato alla amatorialità e agli scenari rozzi e bucolici di un piccolo paesino italiano. Qui tutto è scandito dalle figure forti della polizia e della chiesa, da un erotismo morboso, da ideologie vacillanti e da un senso di putrefazione e torbido onnipresente.. Il microcosmo è analizzato con la lente di ingrandimento del surreale, vola sulle apparenze e le facciate pulite ritagliate dal cattolicesimo. Con "Spell" entriamo dentro i loculi di mariti ubriachi, mogli inappagate sessualmente, tradimenti, impotenza e nichilismo cosmico. Un erotico nerissimo meticciato con Bunuel, critica sociale, forti tinte filosofiche, tragedia greca e pulp d' avanguardia. Cioè che rende questa pellicola unica è la sua purissima libertà e l' ibridazione tra generi mai imparentati prima tra loro. Pare quasi che per Cavallone siano solo gli organi sessuali a dittatoreggiare sul più intimo comportamento umano, quasi una sorta di riaffermazione darwiniana in chiave cinematografica. Ma un film del genere più lo analizzi e più lo sfumi, perchè gli imput di una pellicola simile sono talmente tanti e variegati da poter scrivere un libro. Per me: Capolavoro.