martina74 6½ / 10 29/05/2007 15:20:40 » Rispondi Premetto che, se avessi avuto Zulù sottomano l’avrei abbondantemente schiaffeggiato durante i suoi intermezzi canterini, e lo stesso avrei fatto col regista, perché la trovata del “coro” come contrappunto alla narrazione è abbastanza antipatica. Tolto questo, “Fame chimica” è un film discreto, benché non distante dal consueto clichè del tipico film italiano: come scrisse Gerardo qualche pagina addietro, ammicca a “L’odio” ma senza possederne la carica esplosiva. È una storia di persone ai margini di quella che dovrebbe essere la città più dinamica d’Italia, mentre rimane aggrappata a un concetto distorto di identità, alla non accettazione degli immigrati unita alla mala educazione degli “autoctoni”. Il tema d’impegno rimane però sullo sfondo della rivalità tra due amici, causata da una ragazza. Carino, ma niente di più.