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IL BUIO NELLA MENTE regia di Claude Chabrol

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Thorondir     7 / 10  03/01/2023 12:30:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sophie entra nella famiglia agiata come un corpo estraneo: taciturna, non sa leggere, non sa guidare. Su questa ambiguità che stuzzica lo spettatore Chabrol costruisce un film di interni, di psicologia, di cose dette e non dette, di personalità progressivamente svelate, di conflitto di classe, di rottura drammatica. È un gioco di costruzione certosino che può giovarsi anche di una messa in scena elegantemente asettica quanto basta per enfatizzare il tono del film (molto francese, ca va sans dire). Dove andrà a parare il film è facilmente intuibile e l'esplosione finale, per quanto cruda, ha però il problema di arrivare dopo quasi due ore in cui ciò che la sceneggiatura svela non riesce a tenere la potenza del finale: è allegoria sulle differenze di classe? È la volontà di rivalsa di chi ha poco e è costretto a pulire le case di chi ha molto? È trasporto omosessuale? È pura e semplice esplosione nichilista di violenza senza ragione? Difficile dirlo con certezza. Insomma, meglio la regia e la messa in scena della sceneggiatura.