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CLOVERFIELD regia di Matt Reeves

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Angel Heart     5 / 10  02/05/2012 17:54:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nonostante si tratti di uno dei film più popolari e discussi del 2008, "Cloverfield" rimane un filmetto apocalittico che non sa nè di carne nè di pesce. Il taglio registico (mockumentary style) può essere bello e suggestivo quanto volete, ma se c'è poco o niente di cui parlare, l'insieme può funzionare bene solo fino ad un certo punto (giusto nelle premesse).
Togliendo, per bontà d'animo, che ormai questo genere è stato inflazionato talmente tanto da eliminare ogni tipo di sorpresa (vedasi il capostipite "Cannibal Holocaust" fino ai più recenti "The Blair Witch Project" e "Rec") e che, peggio ancora, il film scopiazza scandalosamente svariate scene e sviluppi dall'ottantiano thriller apocalittico (nonchè piccolo capolavoro) "Soluzione Finale" (Miracle Mile) di Steve De Jarnatt, il film di Reeves risulta comunque fiacco, noioso e poco emozionante (se non per qualche leggero sussulto qua e la). L'inizio è anche promettente, ma poi, nella parte centrale, è tutto un piatto correre e chiaccherare, correre e chiaccherare, correre e chiaccherare fino al prevedibilissimo epilogo. Tutto procede senza tensione e senza che succeda nulla di particolarmente interessante a parte, come già detto, qualche brivido regalatoci di tanto in tanto (come il primo piano del mostro verso i minuti finali).
A peggiorare la situazione ci si mettono le minchiate da blockbuster che, per il gusto dello spettatore medio che si impressiona con poco, di certo non mancano (la testa della statua della libertà - ovviamente il bersaglio per eccellenza in ogni catastrofico che si rispetti - che cade dritta filata proprio in mezzo alla strada e, guardacaso, proprio davanti all'obbiettivo della videocamera dell'improvvisato regista). Roba computerizzata ultraspettacolare che manderà sicuramente in visibilio i ragazzini, ma che in realtà toglie al film tutto il fascino e il terrore che ogni cinema/verità dovrebbe avere.
Ma poi, io mi chiedo: ma sto affare che è? E da dove salta fuori?
Niente... non ci viene spiegato proprio niente.

In conclusione, filmetto d'intrattenimento noioso, trascurabile, ed altamente debitore nei confronti di Steve De Jarnatt.
Leggermente divertente solo se lo si guarda al cinema. Ora potete screditarlo quanto volete, ma il botteghino parlano da sè: come da previsioni, gran parte della gente ha abboccato.